Categorie
diritto

Come difendersi da una accusa di diffamazione per messaggi scritti in un gruppo su facebook

Mi sono ficcato in un bruttissimo problema. Il fatto è che sono stato offeso su facebook su un gruppo da una tipa. Io stupidamente, al posto di fregarmene ho risposto con la stessa patetica moneta, ovvero con offese pensando che finisse lì. Questa tipa, allora, è andata a denunciarmi salvando tutte le offese che le sono arrivate da me e cancellando il post iniziale di offese creato da lei, almeno da quel che dice. Io le offese non me le son salvate perchè non avrei mai pensato che sarebbe arrivata a denunciarmi e adesso non posso più salvarle perchè cancellate dal moderatore. Io sono del Veneto mentre lei della Campania. Quindi secondo la tua esperienza come finirà la questione? Su internet ho scoperto che per diffammazione aggravata potrei rischiare 3 anni o una multa di 15000. Ammetto di essere stato stupido e impulsivo, ma che comunque è stata lei ad iniziare con un augurio di morte accompagnato con innumerevoli insulti. Sono spacciato? Piuttosto di pagare vado in carcere.

Intanto, bisogna vedere se questa persona ha presentato effettivamente la denuncia o no. In realtà, tante denunce vengono minacciate, ma poi molte persone quando devono avere a che fare con carabinieri o avvocati preferiscono lasciar perdere. Per verificare se è stata depositata, si può presentare una istanza del 335.
Per quanto riguarda invece le prove del fatto, che potrebbero essere utile se il procedimento poi andasse avanti, forse si può recuperare tutta la discussione originale dalla cache del tuo browser, lo stesso con cui l’avevi visualizzata la prima volta (e sempre che questo non sia avvenuto, ad esempio, tramite l’app di facebook del telefonino); puoi sentire da un tecnico informatico o magari anche solo un amico esperto di computer se riesce ad accedere alla cache e a recuperare la discussione originale.
Per il resto, è impossibile dire come possa finire una vicenda di questo genere, anche con tutta l’esperienza del mondo. Soprattutto, ne stiamo parlando senza nemmeno aver menzionato le espressioni esatte che sono state utilizzate, che sono la prima cosa da esaminare per vedere se c’è il reato di diffamazione o meno. Se sei incensurato, posso dirti che è pressoché impossibile che tu finisca in carcere, con ogni probabilità la pena che ti sarebbe mai applicata se le cose dovessero mettersi per il peggio sarebbe sospesa, qualunque essa possa essere.
Un tentativo che si potrebbe fare è un approccio negoziale tramite un legale esperto della materia e dotato appunto di buone capacità di negoziazione, per sistemare la questione in modo amichevole.

Ti è piaciuto il post? Usa qualche secondo per supportare Tiziano Solignani su Patreon!
Become a patron at Patreon!

Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

2 risposte su “Come difendersi da una accusa di diffamazione per messaggi scritti in un gruppo su facebook”

Caro Tiziano hai tutta la mia solidarietà: ho avuto anche io una disavventura simile. Se posso darti un consiglio rivolgiti ad un buon Avvocato. Ricorda che anche se tu ha arrecato offesa, se sei stato provocato è prevista l’esimente o scriminante della provocazione: in pratica se hai arrecato offesa perchè eri in uno stato d’ira provocato da un fatto ingiusto altrui (le offese che la controparte ha arrecato a te) benche il reato sussista non sei punibile penalmente. Purtroppo esistono sui social network persone che ci marciano, nel senso che provocano apposta per ottenere qualche rispostaccia e di conseguenza presentare querela sperando in un lauto risarcimento. Per quanto riguarda l’intera conversazione che io sappia l’unica prova attendibile sono le indagini e le conversazioni estrapolate dalla POLIZIA POSTALE, pertanto il copia e incolla “fai da te” fatto dalla controparte serve si a delineare la vicenda ma non è la prova decisiva ed attendibile, perchè appunto, come tu hai detto, così facendo alcune parti del discorso possono essere omesse o addirittura modificate….Vedersi recapitare carte da qualche Procura della Repubblica dà un amara sensazione….tuttavia stringi i denti e non arrenderti. Mille Auguri…

Ovviamente, il problema non è mio, io ho risposto solo alla domanda di un lettore come faccio nella maggior parte dei post del blog … Ma forse può essere il caso di mettere qualche indicazione più evidente, sinceramente non ci avevo mai pensato si potesse equivocare. Grazie comunque per le tue interessanti osservazioni, che saranno magari utili a tanti lettori.

Tu che cosa ne pensi?

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d