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che significa che le spese straordinarie debbano essere previamente concordate?

Grazie a tutti coloro che fanno in modo di rendere questo blog un punto d’appoggio nonché di sostegno, per tutte quelle persone perse come me. Mi piacerebbe la vostra opinione su questa frase (dal decreto definitivo depositato il 08/10/2012 al Tribunale per i minorenni di Milano). Punto 8) Il padre si impegna a versare a titolo di mantenimento delle figlie la somma di € 400,00, ogni mese per 12 mensilità entro il 13 di ogni mese tramite bonifico bancario oltre al 50% delle spese straordinarie intese come spese mediche non coperte dal S.S.N., spese ludico-sportive e scolastiche (gite, materiale di inizio anno anche di cancelleria, libri) tutte previamente concordate, tranne le spese mediche d’urgenza, e debitamente documentate. Questa dicitura tutte previamente concordate cosa significa secondo voi? Se il padre non è d’accordo può non rimborsarmele? Spese ludico-sportive, significa solo sport o anche per es. le uscite con le amiche/cinema/ballo etc? Eventualmente anche la paghetta?

Sì, significa che per quelle spese è necessaria la concordarietà e cioè che prima che siano effettuate ci sia un accordo tra di voi. Questo «sistema» viene previsto di solito per le spese meno importanti e dove c’è più margine discrezionale da parte dei genitori, che quindi possono, senza pregiudicare più di tanto l’interesse del minore, decidere se affrontarle o meno anche in base alle proprie finanze del momento. Una traccia di questo concetto di base la ritrovi anche nel provvedimento in esame, laddove esclude dalla concordarietà le «spese mediche d’urgenza», che sono poi quelle da affrontare e basta senza stare più di tanto a discutere.
Detto questo, e proprio in base a questo concetto, suscita perplessità la inclusione nel meccanismo della concordarietà di spese che, come tutti sanno, sono comunque da fare, come quelle per i libri scolastici, il materiale di cancelleria e così via. Qual’è il senso di una discussione al riguardo, visto che queste cose tutti gli anni sono comunque da comperare? Però la lettera del provvedimento sembra chiaramente in questo senso.
Il discorso è diverso per le altre voci che tu indichi a titolo di esempio, come uscite, cene, cinema e altri divertimenti. Qui mi sembra più giusto che sia necessario per voi mettervi d’accordo di volta in volta, perché uno di voi due potrebbe per diversi motivi, non solo finanziari, voler gestire queste cose.
La paghetta invece è un discorso a sè che è molto sensibile all’età del minore, attività, contesto sociale, autonomia e così via e va valutata in concreto caso per caso.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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