Categorie
diritto

Nell’esecuzione immobiliare come si determina il compenso dell’avvocato?

Una procedura esecutiva immobiliare promossa nei miei confronti da una banca per il recupero di un residuo credito da mutuo fondiario di euro 15.650,00, nel corso della quale il mio immobile pignorato è stato stimato dal CTU euro 150.000,00, si è conclusa prima della vendita del bene staggito per aver io pagato quanto dovuto alla Banca. Il mio avvocato mi chiede ora quale compenso per le sue prestazioni professionali euro 50.090,00 (poi ridotte a euro 27.500,00) prendendo a base del calcolo lo i nuovi parametri di cui al D.M. 20 luglio 2012, e precisamente lo scaglione con valore di causa tra 100.001 e 500.000 euro, nel quale, a suo parere, rientrerebbe anche la procedura de quo in virtù della stima dell’immobile operata dal CTU. Io sostengo, invece, che il valore della mia causa è pari a euro 15.650,00 (somma precettata) e rientrerebbe quindi tra i para metri del primo scaglione (fino a 25.000 euro). Chi ha ragione?

Direi, e non per solidarietà di categoria, che abbia più ragione il tuo avvocato.

Il compenso è riferito al procedimento esecutivo e l’esecuzione aveva per oggetto la casa e la sua vendita nel suo intero, anche se è stata innescata per una somma minore. Tramite questo avvocato, di fatto, hai potuto sistemare una situazione che avrebbe compromesso la tua casa intera: è vero che ti avrebbero restituito la parte residua, ma sarebbe stata poca cosa, considerato che i beni alle aste si vendono sempre a prezzo ribassato e che ci sono molte spese di procedura.

In sostanza, anche grazie alla sua assistenza, hai potuto «salvare» questa casa, che è un valore maggiore della somma per cui era iniziato il pignoramento.

Ora, è chiaro che si potrebbero fare mille considerazioni al riguardo e che probabilmente nessuna sarebbe sentita come ampiamente soddisfacente, anche perché al di là del valore del procedimento bisognerebbe vedere il tipo di lavoro che è stato fatto e le idee che sono state prodotte, nonché la loro utilità ai fini della risoluzione del problema, per cui in definitiva ti suggerirei comunque un approccio di tipo negoziale, che credo sia più conveniente per tutte le parti.

Ti è piaciuto il post? Usa qualche secondo per supportare Tiziano Solignani su Patreon!
Become a patron at Patreon!

Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

Tu che cosa ne pensi?

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: