Sono separato da circa 4 anni.
L’abitazione coniugale era stata assegnata a lei per i figli, dopo 15 giorni il maggiore è venuto a vivere da me, dopo un anno e mezzo anche il secondo ( 20 anni adesso) ha fatto la stessa cosa.
Ricorso in tribunale, revoca dell’assegnazione della casa ed obbligo se lei voleva rimanerci a versare 1/2 affitto.
La casa è stata comprata con soldi datimi da mio padre prima del matrimonio (ho il resoconto bancario della cooperativa) per una percentuale superiore al 50%, ed io sarei disposto a liquidarla (con l’esclusione della quota versata da mio padre), e poi intestare la nuda proprietà ai figli, ma lei non vuole perchè i soldi che le rimarrebbero sono pochi.
Ancora adesso lei ci abita, versa un affitto che ha stabilito lei (200€), ed ora ci ha portato pure il compagno con i figli di lui (la casa ha 3 camere, studio, cucina, soggiorno, garage, giardino), mentre i nostri figli vivono con me in un trilocale, condividendosi la camera da letto.
La prima cosa da fare sarebbe vedere esattamente cosa dice il provvedimento emesso dal tribunale con cui è stata revocata l’assegnazione della casa.
Se, come probabile, non contiene disposizioni di tipo temporaneo o altre ancora relative alla solidarietà coniugale, che comunque mi sembrano poco probabili per una certa serie di motivi, dovresti poter ottenere il rilascio della casa con una procedura per occupazione sine titulo.