la mia famiglia, ha messo un avvocato contro di me, in quanto vorrebbe vendere la nostra casa che per me costituisce un ricordo di mio padre al che mi sono opposta. Detenendo io una quota minoritaria se vado in causa sono destinata a soccombere? mi e’ stato riferito che l’ avvocato mi ha mandato la lettera di diffida io ho pensato di ignorarla e non dare nessuna comunicazione. Quali sono le conseguenze della mia azione? la causa nei miei confronti andra’ avanti lo stesso? se si se venissi convocata dal giudice e decidessi di aderire alla vendita alla prima udienza dovrei pagare le spese processuali l’ onorario della contro parte e nomnare un avvocato di mia fiducia o niente di tutto questo avendo aderito alla vendita alla prima udienza? cosa mi consiglia?
Non ha il minimo senso ragionare su mere ipotesi e trattare problemi corposi come questo, relativo alla gestione di un immobile, con un pressapochismo del genere, proprio non esiste.
Innanzitutto, se un legale ti manda una diffida non puoi assolutamente ignorarla o omettere di ritirarla, ma devi andarla a prendere e la devi leggere con attenzione, poi puoi valutare se e come rispondere, eventualmente incaricato un altro avvocato, come sarebbe consigliabile, oppure in proprio.
Ma l’ultima cosa che puoi fare è sicuramente ignorarla.
Prima ancora di questo, sarà bene che ti informi bene da un legale, anche a prescindere dalla diffida, sulla situazione di questo immobile e sulle tue reali possibilità, perché è inutile e anzi probabilmente anche dannoso sviluppare contenzioso quando purtroppo non c’è niente da fare.
Ed in effetti se parlassimo di una divisione giudiziale non ci sarebbe molto che si potrebbe fare, nel senso che è diritto di ognuno dei comunionisti prima o poi ottenere la divisione, ma è chiaro che la cosa va vista dopo aver approfondito il fatto in tutti i suoi dettagli.