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La clausola che obbliga il nuovo convivente di moglie separata affidataria della casa coniugale a pagare un’indennità per il suo godimento è valida?

il mio compagno è separato consensualmente dalla ex la quale ha ricevuto assegnazione della casa familiare(totalmente del mio compagno che corrisponde il mutuo) in quanto affidataria in via condivisa della bimba di 6 anni. La ex già prima della fine del matrimonio intratteneva relazione extraconiugale con un individuo che ora vive praticamente sempre a casa dell’ex. Negli accordi di separazione era scritto che l’eventuale convivente avrebbe dovuto corrispondere una indennità al marito. Naturalmente i due approfittatori si rifiutano e ciò è davvero molto ingiusto. C’è qualche speranza di ottenere dal tipo una indennità, e se sì come fare?

Una clausola di questo genere in un accordo di separazione non mi era mai capitata e devo dire che mi suscita anche un po’ di curiosità a livello tecnico.

Dal punto di vista della «equità» è una pattuizione che ci può anche stare, anzi può essere addirittura una buona idea per evitare che i nuovo compagni dei coniugi separati vengano a godere del tutto gratuitamente di una casa di proprietà altrui, approfittando di fatto di disposizioni che non sono certo volte a tutelare loro ma i minori.

Però il fatto che sia o possa essere giusta non significa che sia anche legittima e quindi valida.

Innanzitutto, occorre vedere come è stata formulata, perché ad esempio è evidente che se fosse formulata per costruire un obbligo in capo al nuovo convivente non sarebbe assolutamente valida, dal momento che gli accordi di separazione sono tutt’al più un «contratto» (diciamo, per il momento, così) tra i coniugi, che non può certamente vincolare un terzo.

Se fosse invece stata formulata in riferimento al coniuge, allora le chances di sua validità sarebbero molto maggiori, ma anche in quel caso andrebbe valutata attentamente.

Ti consiglierei di far esaminare il verbale di separazione e il decreto di omologa da un legale, per vedere se la clausola può essere ritenuta valida ed efficace e, di conseguenza, valutare quali iniziative si possono intraprendere.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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