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Se non mi fanno trovare libera la stanza per cui pago il canone di locazione che posso fare?

Ho un contratto d’affitto per il mio studio professionale all’interno di un poliambulatorio e il contratto prevede che io abbia prenotato uno spazio il mercoledì dalle 14 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13, per 200 euro + IVA al mese. Sia che lo utilizzi sia che non lo utilizzi. E’ già 3 volte che arrivo è tutti gli studi sono occupati e mi mettono nell’ultimo “buco” rimasto facendo pure la cresta sul mio spazio. L’ho fatto notare prima alla segretaria e dato che la cosa si è ripetuta, stamattina ho parlato direttamente con il Direttore Sanitario che mi ha risposto ” vedrò di valutare la sua situazione” e io ho risposto che non c’è nulla da valutare, che quello spazio è mio e che quando arrivo deve essere libero. Lui si è alterato dicendo che riguarderà il contratto e che valuterà se può risolvere il problema e guarderà se c’è una clausola che i ndica quanti mesi di preavviso servono per rescindere il contratto. Ok non rinnovare il contratto, ma che faccio?

Devi mandare una diffida ad adempiere alla sede legale della proprietà in cui gli fai presente questi fatti e gli chiedi di farti trovare libero il posto per cui paghi un canone di locazione nei momenti previsti.

L’invio deve avvenire tramite raccomandata a/r o posta elettronica certificata, meglio se ovviamente tramite un legale, ma se non vuoi incaricarne uno puoi farla anche personalmente.

Se poi loro non danno corso alla diffida, puoi chiedere lo scioglimento, anche anticipato, dal contratto, oltre al risarcimento dei danni che provi di aver subito per effetto del loro inadempimento, tra i quali io vedrei al primo posto la figura un po’ da peracottara che fa una professionista che deve ricevere pazienti e si trova le stanze occupate (danno anche «di immagine»).

La diffida a mio giudizio ti conviene farla comunque, pure nel caso in cui non volessi ottenere la risoluzione anticipata, anche per costituirti un principio di prova per iscritto dei fatti storici, perché se un domani ti dovesse, per qualsiasi motivo, tornare utile dimostrare questi inadempimenti in mancanza non avresti nulla, se non nella migliore delle ipotesi dei vaghi ed eventuali testimoni.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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