circa due anni fa io e il mio ormai ex fidanzato comprammo una casa cointestandoci il mutuo e divendendo comproprietari al 50% dell’immobile. La casa la comprammo per la somma di 125000 EUR. I miei genitori hanno versato in contante una somma di EUR 65000 finalizzata all’acquisto di questo immobile specificando tale causale nel versamento avvenuto sul conto cointestato. Ora, venendo meno la nostra intenzione di contrarre matrimonio ed essendo questa casa l’ultimo legame che ci tiene vincolati l’uno all’altra desidero chiederVi in che modo possiamo operare. Lui, sulla base della stima del valore attuale dell’immobile, che si aggira sui 60000 EUR poichè l’immobile è in fase di ristrutturazione quindi non ancora completo, mi vuole offrire 30000 EUR. Ritengo possa essere una soluzione accettabile ma i miei genitori vogliono anzi pretendono la restituzione dell’intera somma da loro versata. Come posso sbrogliare questa vicenda?
Ovviamente, occorrerebbe studiare il caso e la documentazione relativa molto più in dettaglio, ma in generale probabilmente si può dire che difficilmente i tuoi genitori possano vantare dei diritti al riguardo.
Di solito, queste operazioni sono giuridicamente donazioni indirette, che, come tali, non costituiscono prestiti né sono revocabili se non in particolarissimi motivi.
In sostanza, i tuoi genitori questi soldi te li hanno regalati.
Piuttosto, può darsi che dietro alla richiesta dei tuoi genitori ci sia la preoccupazione volta ad evitare che tu svenda una casa a metà prezzo di quello che hai pagato.
Da questo punto di vista, e anche per la considerazione per cui rimane opportuno muoversi con un certo garbo nell’ambito di rapporti del genere, anche quando si ha ragione in diritto, potrebbero essere molto utili, se non decisive, alcune sedute di mediazione familiare.