ho un problema con il mio vicino di casa, fratello di mio padre. Mio zio ha intentato una causa di usucapione su dei terreni e una stalla. Da circa 2 anni abbiamo vinto il ricorso contro l’usucapione riportando la situazione di eredità come in origine dopo la morte dei nonni tra i quattro fratelli. Il problema è che non è cambiato niente, mio zio continua ad utilizzare questi terreni a suo piacimento, non chiedendo nessun tipo di autorizzazione. Da parecchio tempo utilizza i terreni per pascolo di cavalli, mettendo recinzioni che non mi permettono di accedere ad altri terreni di ns. proprietà, unico passaggio questo terreno. Se i due fratelli di mio papà concedono il permesso allo zio che ha effettuato il tentativo di usucapione al pascolo e noi no (unici contrari), quest’ultimo è autorizzato? Bisogna essere tutti d’accordo? Sempre lo zio, manesco e arrogante, mi aggredito per questi motivi. E’ in atto un procedimento penale da fine gennaio
È una situazione molto confusa e complessa, descritta in modo probabilmente non completo.
Questo comporta che ti posso lasciare solo qualche spunto generico da valutare e approfondire adeguatamente, con un legale di fiducia che credo per te sia meglio nominare al più presto.
La prima cosa da fare è mettere in esecuzione la sentenza. Per fare questo, bisognerebbe vedere cosa prescrive e valutare in che modo si possa mettere in esecuzione.
Questo è importante anche per rispondere al tuo quesito specifico: occorre studiare la situazione proprietaria in relazione a come è intervenuta la sentenza sulla stessa.
Sul procedimento penale, naturalmente, ancora a maggior ragione devi far riferimento ad un difensore di fiducia, per la definizione della strategia difensiva più opportuna.
Un approccio alternativo, sempre possibile anche in situazioni molto degenerate come questa, dove addirittura si è arrivati alle denunce penali, potrebbe essere quello di tentare, visto il contesto familiare, alcune sedute di mediazione.