Sono separata…. avendo la casa…. di comune proprietà …..molto grande… abbiamo deciso di convivere sotto lo stesso tetto……naturalmente con molte problematiche, mio marito pensa che vado a curiosare nelle sue cose…. per questo motivo ha deciso di mettere una telecamera nella sua camera da letto…..questo è un suo diritto…ma non penso sia suo diritto mettere una telecamera nel corridoio in comune della zona notte…..cosa posso fare.
La vostra situazione è piuttosto comune ultimamente e ho fatto diverse separazioni in cui i coniugi si trasformano da conviventi in coinquilini, per ragioni economiche, specialmente quando la casa è piuttosto grande e ha rappresentato un investimento consistente per la famiglia.
Purtroppo, se i presupposti di base di questa decisione sono anche sensati, il protrarsi del contatto quotidiano tra i coniugi richiede una civiltà, una serenità e una buona educazione che nessuna della coppie che ho seguito o di cui ho saputo altrimenti ha mostrato di avere e questo per evidenti ragioni che non è nemmeno il caso di stare a spiegare: nessuno si separa senza un po’ di risentimento.
Questo giochino che state facendo delle telecamere è assolutamente nel solco di quello che dicevo nel paragrafo precedente.
È ovvio che non c’è una soluzione «giuridica» classica ad una cosa di questo genere, non puoi mica fare intervenire il Garante della privacy…
Quello che ti suggerirei è di rivalutare la tua decisione, da sola o insieme a tuo marito, e vedere se questa coabitazione sia davvero sostenibile o meno.
Se deciderete di continuarla, dovrete andare tutte le settimane a fare una seduta da un mediatore familiare, in cui parlare di questo e di tutti gli altri problemi.
Se, invece, individuerete soluzioni diverse, che prevedano l’uscita di uno di voi due dalla casa, sarà necessario presentare un ricorso per modifica condizioni.