sono tutore di mio fratello, con diagnosi di schizofrenia, ricoverato da circa 9 anni presso una struttura ASL in Ferrara, dopo ricovero coatto. In questi anni il rapporto con i sanitari non è stato facile, abbiamo subito molte pressioni psicologiche sia noi sia lui. Ora sta meglio e vogliono dimetterlo obbligandolo e obbligandoci ad inserimento in struttura da loro individuata. Noi ci stiamo ooponendo chiedendo idoneo ambiente su Ferrara, il medico ha minacciato di interpellare il giudice e con lui fare un piano di uscita per la struttura individuata. Come e quali sono i nostri diritti?
È impossibile rispondere ad una domanda del genere senza conoscere il caso nei suoi dettagli.
Se ho ben capito, tra l’altro i termini della questione riguardano semplicemente l’eventuale spostamento dalla struttura in cui si trova attualmente in un’altra struttura che non è di vostro gradimento come famiglia, anche se non spieghi per quali motivi.
L’unica cosa che si può dire è che ovviamente in materia l’ultima parola spetta sempre al giudice tutelare, ma se volete evitare questo spostamento bisogna affrontare la questione in fatto cioè dimostrare, e sempre che sia possibile, che tale cambiamento sarebbe contrario agli interessi di tuo fratello.
Da questo punto di vista, probabilmente, occorrerebbe anche il parere di un medico legale di fiducia, con cui replicare a quello dei sanitari che l’hanno in carico che a quanto pare ritengono invece preferibile lo spostamento.