Mi sono rivolto avvocato del sindacato per accedere al fondo di garanzia messo a disposizione dall’inps in quanto la società per cui lavoravo é fallita, l’avvocato per la sua parcella mi dice di farmi un favore nel prendersi il suo compenso pari al 5 per solo al momento dell’avventura liquidazione ovvero quando entrerò di fatto in possesso di tale somma. Stanno veramente così le cose o é invece la normale prassi.
Non si possono dare indicazioni precise al riguardo, dal momento che in materia vige la più ampia libertà di negoziazione e ognuno può stipulare gli accordi più diversi con il proprio avvocato.
Proprio per questo, specialmente prima di affidare un incarico, specialmente nei casi in cui questo è destinato a durare diversi anni, è bene chiedere qualche preventivo e qualche indicazione sul modo di procedere.
In generale, si può dire che il legale che accetta di lavorare con compenso a percentuale, al di là del fatto che lo facciano tutti o meno, cosa peraltro che sarebbe tutta da dimostrare e che a me non parrebbe nemmeno vera, dal momento che non pochi legali ancora oggi si rifiutano di praticare questo sistema di tariffazione, viene molto incontro alle esigenze del cliente, accettando di lavorare gratuitamente, spesso senza nemmeno un rimborso spese, per diversi mesi, assumendosi anche una certa dose di rischio – scarsa nel tuo caso, visto che il debitore è INPS, ma comunque ugualmente presente – di arrivare al termine del lavoro senza conseguire nulla.
Quindi secondo me faresti bene ad essergli riconoscente, onestamente, anche perché la percentuale del 5% è molto contenuta, personalmente credo di non aver mai fatto patti sui compensi con una percentuale così bassa.