Il mio compagno si è separato consensualmente nel Febbraio 2013. Al momento della discussione degli accordi (inizio 2012) il bambino aveva da poco compiuto 7 anni. Ora ne ha più di 9. La nostra domanda riguarda un aspetto legato alla possibilità di vedere il bambino: Negli accordi si parla di 1 sera la settimana, 2 accompagnamenti a scuola e di 1 week su 2, con rientro la domenica sera dalla mamma. Il bambino chiede praticamente sempre di potere fermarsi dal papà la domenica: questo eviterebbe l’odioso distacco della domenica sera per tutti: il bambino verrebbe portato a scuola la mattina dopo e ripreso dalla mamma a scuola. Tuttavia la mamma è completamente irremovibile e si appiglia agli accordi presi e dicendo che ” questo è il bene del bambino” ( tornare da lei la domenica sera). Pensa che portando la questione davanti a un giudice otterrebbe giustizia?
Penso che prima di portare una cosa del genere davanti ad un giudice, sarebbe meglio fare alcune sedute di mediazione familiare, per vedere se è davvero ancora impossibile per i genitori capire, comunicando adeguatamente tra loro, cosa è meglio per il bambino.
Questa piccola vertenza, infatti, è indice di un grave deficit di comunicazione che in futuro con ogni probabilità potrà ripercuotersi su molti altri aspetti della gestione del bambino, con conseguenze negative per tutti.
Quindi, il primo tentativo da fare è quello di recuperare un minimo di capacità di comunicazione e collaborazione tra i genitori.
Solo dopo aver fatto questi tentativi, e aver protratto il percorso per almeno due o tre mesi, salvo fallimenti conclamati anticipati, si può valutare il ricorso alla magistratura, che richiede la presentazione di un ricorso per modifica condizioni, il cui esito è sempre in sostanza imprevedibile, perché comporta valutazioni squisitamente discrezionali da parte del giudice.
Ti invito a leggere la scheda relativa per maggiori approfondimenti su questo tema.
Una cosa positiva è che il bambino, avendo già 9 anni, sarebbe probabilmente sentito dal giudice e potrebbe esprimere la sua preferenza.