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Che faccio se la bici ordinata in negozio su catalogo non è come mi aspettavo?

ho acquistato il primo ottobre ,dando un anticipo di 100€ ,una bici Bottecchia in carbonio presso un negozio della mia citta’ ,poi arrivata il 4 novembre ho saldato con 1000 € .
Preciso che la bici l’ho vista solo su catalogo dal venditore e non sono stato informato sulle caratteristiche del materiale.
Infatti al ritiro mi accorgo di varie decolorazioni sul telaio e a mia richiesta il negoziante mi ha detto che il carbonio nero opaco e’ cosi’.
Ho ribadito che se avessi saputo cio’ non avrei acquistato per niente la bici.
quest’ultima ora la ho lasciata dal rivenditore e martedi devo ritornarvi per trovare una soluzione in quanto vorrei esercitare in questocaso di vendita in negozio il diritto di recesso per vendita su catalogo e di non aver avuto a suo tempo le dovute spiegazioni.

Il diritto di recesso per acquisti effettuati nei negozi a mio giudizio non si può fare comunque, anche nei casi in cui il cliente non ha potuto visionare il bene, ma ha solamente scelto tramite un catalogo, assumendosi quindi il rischio di una eventuale difformità dell’oggetto rispetto a quanto esposto nel catalogo stesso.

Per certi versi, si tratta sicuramente di una lacuna della legislazione esistente perché la «ratio» della previsione del diritto di recesso è quella di consentire al consumatore di restituire un bene che non ha avuto la possibilità di valutare prima, come tipicamente avviene negli ordini su internet a differenza di quelli nei negozi tradizionali, dove invece di solito il bene si può vedere e anche provare.

Sotto alcuni profili, peraltro, il consumatore che acquista a distanza è maggiormente tutelato, ragione per cui molti, anche quando potrebbero rivolgersi al negozio sotto casa, preferiscono acquistare tramite internet.

Il caso potrebbe essere maggiormente approfondito ad esempio valutando la fondatezza dell’affermazione sulla colorazione solita di quel materiale oppure sull’adeguatezza delle illustrazioni contenute nel catalogo, ma a livello giuridico non emergerebbe comunque una indicazione forte ed univoca a favore del consumatore, per cui il problema va, come spesso accade, trattato con un approccio negoziale.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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