Genitore separato da ormai 4 anni con una consensuale, la mia ex moglie ha chiesto il divorzio che le darei se, non ci fossero alcune situazioni a cui lei non vuole rinunciare. 1. La mia ex moglie percepisce 800€ al mese come mantenimento ed € 800 anche per le nostre due bimbe. 2. Ora ha un compagno che giova della casa dove lei ha il collocamento con le bimbe, ma dove io come da atto notarile ne avrei l’usufrutto. 3. Questa persona nonostante viva da 3 mesi in questa casa, non ne prende la residenzaperché la mia ex moglie esige ancora il suo mantenimento. 4. questa persona è stato denunciato da me per Maltrattamento su minori in quanto le bimbe stanno soffrendo questa presenza. Chiedo come devo comportarmi, in quanto la situazione sta diventata insostenibile, in primis per le piccole che sofforno questa pesante presenza in casa, il mio lavoro mi si è abbassato drasticamente e sono costretto dalla mia ex moglie a pagarle le rate della sua macchina di cui sono garante e lei morosa
Devi prima di tutto decidere se vuoi una soluzione consensuale o contenziosa.
Se vuoi la prima, probabilmente devi, almeno al momento, accettare di fare un divorzio «fotocopia» della separazione, mantenendo le condizioni attuali, che, come dici tu stesso, tua moglie non è disposta a cambiare.
Il vantaggio sarebbe la rapidità del divorzio e il costo molto minore, dato che si potrebbe benissimo fare tramite un accordo in house, cosa di cui siamo stati «pionieri».
Lo svantaggio naturalmente è che dovresti continuare a seguire condizioni che sono diventate, per vari motivi, troppo onerose e forse anche ingiuste per te.
Per cambiare queste condizioni, dovresti intraprendere la via giudiziale che tuttavia ha molti maggiori costi e tempi e che bisogna valutare con molta attenzione.
Oltre al costo dell’avvocato, che è di solito molte volte maggiore rispetto all’ipotesi consensuale, ci sono anche costi accessori per te, come ad esempio il compenso di un’agenzia di investigazioni che dimostri che presso la ex casa familiare risiede di fatto il nuovo compagno di tua moglie, ma anche di tempo, fastidi, ecc. per collaborare con il tuo legale per la gestione del ricorso.
Una strada intermedia, chiaramente, potrebbe essere quella di trattare per vedere se la posizione di tua moglie si potrebbe, col tempo, ammorbidire, conducendola ad un punto d’incontro, però anche questo è un lavoro che dovresti pagare al tuo avvocato e che non garantirebbe nessun risultato, anche se è un tentativo che si può sempre fare.