Mio padre è morto lasciando in eredità tre figli di primo letto e la seconda moglie, con cui non ha avuto figli, che ha voluto rinunciare alla sua quota di eredità nei nostri confronti. La sua eredità lasciatagli dai suoi genitori invece va ai suoi parenti prossimi. Noi figliastri stiamo da cinque anni occupandoci di lei che vive a casa di mio padre con le diverse badanti che si sono succedute. Vorrei sapere se anche la sorella e le cognate che in quanto anche loro eredi hanno il dovere di darci una mano nella gestione della mia seconda madre. Se noi volessimo metterla in una casa riposo loro si possono opporre?
Innanzitutto, vanno messi da parte gli aspetti di eredità e successione che non hanno quasi niente a che fare con la gestione di un incapace o una persona in stato di bisogno, anche se condividono la rilevanza dell’elemento familiare.
Detto questo, va detto che voi non avete alcun rapporto di parentela con la seconda moglie di vostro padre, ma semmai di affinità (art. 78 cod. civ.) che, secondo la legge, non cessa con la morte.
Prima di voi, il dovere di mantenere la seconda moglie di vostro padre, e a prescindere da aspetti successori che finché è in vita sono comunque completamente irrilevanti, spetta ai suoi parenti e quindi, se ben capisco, in primis alle sorelle.
La cosa migliore, comunque, in questi casi è depositare un ricorso per la nomina di un amministratore di sostegno, che potrà decidere per l’incapace, anche circa la collocazione in struttura o meno della stessa.