una frana ha divelto il nostro impianto centrale del gas.
In 17 giorni,dopo che ad un primo sopralluogo due giorni dopo il disastro non ci volevano riallacciare il gas perche’pericoloso,siamo riusciti ad ottenere un nuovo impianto, a fare lo scavo a nostre spese,pagare l’idraulico per i nuovi allacci e certificazioni,nonostante le piogge e perdite dell’impianto nuovo abbiamo allungato i tempi.
L’inquilino,che per altro era gia’moroso da due mesi,ieri si e’rifiutato di pagarmi mezzo affitto per il disagio subito.
Non credo sia il modo corretto di agire.
Le aggiungo,perche’credo sia importante,che lo facciamo passare da casa nostra per non attraversare la frana al buio e all’uopo abbiamo sgomberato macigni da 150 kg (la frana e’il cedimento di un muraglione di altri)
Se la buona volonta’ conta credo che la abbiano messa tutta.
A questo punto gli ho chiuso il passaggio e detto che da oggi puo’passare sulla frana (nessuna ordinanza lo vieta)
Il locatore ha l’obbligo, in base al contratto, di mantenere il bene concesso in godimento in stato da servire all’uso cui è destinato.
Eventuali casi fortuiti o cause di forza maggiore sono a carico del proprietario, mentre non possono essere addossate all’inquilino, che ha solo il compito fondamentale di corrispondere il canone.
Ora, bisognerebbe valutare con precisione qual’è stato il disagio effettivamente subito sotto il profilo della diminuzione della pienezza del godimento dell’immobile, per vedere se può essere equo quantificarlo in misura pari alla metà del canone previsto.
Chiaramente, se, a parte questo aspetto, persiste la morosità, ci sono i presupposti anche per intimare, volendo, uno sfratto.
In generale, questioni di questo genere comunque è preferibile risolverle negozialmente, cercando di usare buon senso anche quando l’altra parte non presta il suo, proprio per motivi di convenienza.