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Abito da sposa: posso disdirlo se lo trovo a molto meno dai cinesi?

mi sono recata presso un atelier e fra tanti abiti da sposa ne scelgo uno, do una caparra di 200 euro e firmo il contratto. Dopo 2 giorni do una sbirciatina su internet e vedo su un sito di abiti da sposa cinesi lo stesso abito che ho scelto in atelier…il modello è uguale ma l’atelier ovviamente ha aggiunto al corpetto qualche paillettes in più, rimango stupita io devo pagare una cifra di 1400.00 per poi vedere lo stesso modello pubblicato su un sito cinese, vorrei sapere se posso chiedere all’atelier un ulteriore sconto visto che questa non si chiama serietà, non è un’esclusiva ma neanche nuova collezione se già è un modello in vendita online

A livello legale, non ci sono norme che ti tutelino.

Il fatto è che dovevi pensarci, e guardarci, prima.

Generalmente, la legge non si interessa del contenuto economico dei contratti, che viene lasciato all’autonomia e all’iniziativa dei privati, e probabilmente anche alla loro diligenza, mentre riguarda più che altro le norme applicabili alle varie parti.

Sono salve solo le norme in materia di rescissione, che però si applicano in casi molto particolari, tra i quali non credo possa rientrare il tuo.

La stessa disciplina delle clausole vessatorie, dettata per la tutela dei contraenti considerati più deboli, come i consumatori, esclude espressamente che una delle parti possa impugnare il contratto solo perché in seguito trova ingiusto quello che ha concordato a livello economico, ed è ovvio che sia così perché i contratti, una volta sottoscritti, devono avere una loro «forza» e «tenuta», mentre se si ammettessero doglianze di questo genere, tanto varrebbe non fare nessun contratto, perché ogni accordo potrebbe essere annullato per effetto di un semplice ripensamento.

Credo che avresti dovuto fare le tue ricerche prima di negoziare e concludere l’ordine.

A questo punto, puoi solo vedere se il negoziante è disponibile a venirti incontro, ma lui in teoria non è tenuto a far niente e potrebbe semplicemente chiederti il rispetto del contratto.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

2 risposte su “Abito da sposa: posso disdirlo se lo trovo a molto meno dai cinesi?”

Gentilissima Signora,

ad ulteriore integrazione di quanto espresso dal collega e amico Tiziano, sposterei il problema dal modello di vestito al tipo di tessuto utilizzato per confezionare il vestito.

Nei molteplici casi professionali di cui mi sono occupato in fase giudiziale per importati case di moda italiane, assieme al cliente ci siamo resi conto che il modello era del tutto similare ma il tipo di tessuto completamente differente (tralasciando l’uso del marchio, l’etichetta made in Italy, se il modello è cucito a mano o in forma industriale).

Un certo tessuto può costare migliaia di Euro, altri tessuti qualche decina di euro, soprattutto se prodotti standardizzati.

Altro esempio similare.
Alcuni giorni orsono un cliente mi ha fatto vedere una cartolina postale del 1907, identica in tutto e per tutto all’originale, forma, contenuto pittorico, didascalia, francobollo, timbro.
Peccato che l’originale fosse su carta dell’inizio del 1900 e costa a catalogo 26000 Euro, mentre la copia, stampata su carta moderna similare, appena 10 euro più spese di spedizione.

Spero di aver chiarito…
Cordialmente

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