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La strada di fronte può diventare pubblica a mia insaputa?

sto presentando al mio comune un permesso per costruire un cancello sulla mia proprietà. Il regolamento comunale prevede di rientrare di 4,5 m. su strada pubblica (su privata potrei farlo a filo recinzione) . Il punto è che la strada fino a tre anni fa era sicuramente privata, possiedo gli atti della vendita del terreno ancora oggi, poi è stata resa pubblica o presunta tale durante una riqualifica (l’hanno asfaltata), ma non abbiamo mai ricevuto indennizzi o comunicazioni di esproprio, nè io nè gli altri tre proprietari che ne posseggono una parte. Il comune mi dice che per loro è pubblica quindi per il cancello devo rientrare, ma non suffraga questa affermazione con alcun documento. Come mi comporto? Possibile che possano rendere pubblica la strada senza comunicare nulla od indennizzare? Mi conviene presentare il progetto col cancello a filo e vedere che documenti presentano a sostegno della loro tesi e nel caso chiedere l’indennizzo?

Purtroppo, il problema della qualificazione e della natura giuridica delle strade non è assolutamente quasi mai semplice.

Non è nemmeno vero, come sembri credere tu, che in materia facciano testo gli atti di compravendita tra privati, perché ci sono altre fonti o documenti che potrebbero avere un riflesso sulla situazione giuridica della strada, fonti di natura pubblica come atti amministrativi, registri, regolamenti, che come tali prevalgono sempre sugli atti privati.

Può ben darsi, ad esempio, che la strada in questione sia sempre stata pubblica, oppure che si tratti di una strada vicinale, che è una categoria ulteriore ancora, quella di una strada di proprietà privata ma su cui si “spalma” un diritto di uso pubblico, solitamente di passaggio.

Se fosse vero, ad esempio, questo ultimo caso, che è solo peraltro uno dei tanti possibili, ci sarebbe poi la questione relativa all’applicabilità alle strade vicinali, che hanno una natura mista, del regolamento in materia di chiusura con cancello.

Sulle strade vicinali, comunque, ti invito a leggere con attenzione la nostra scheda di approfondimento.

Per quanto riguarda il da farsi, comunque, io credo davvero che ti convenga rivolgerti ad un professionista e, probabilmente, a più di uno: un geometra e un avvocato.

Dall’applicazione del regolamento in un senso o nell’altro dipende il modo in cui farai questo intervento, che ulteriormente determina il valore che avrà il tuo immobile, sia a livello monetario che ho di amenità dello stesso, ragione per cui probabilmente vale la pena di investire un po’ di denaro per vedere se si può fare le opere nel modo migliore.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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