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Beni avuti in eredità: si possono vendere senza consenso del coniuge?

I miei genitori si sono separati di fatto oltre 40 anni fa quando mio padre si è trasferito a vivere in Australia. Da allora, salvo i primi tempi, si è disinteressato della famiglia lasciata in Italia (moglie e due figli). Mia madre non ha mai avuto voglia o interesse a sancire giuridicamente la separazione e pertanto non si è mai compiuto un atto formale. Da tempo tutti noi pensavamo che nostro padre fosse deceduto (è nato nel 1922) invece solo recentemente si è fatto vivo telefonando dall’Australia (è solo e non ha avuto altre mogli e/o figli) manifestando il desiderio di lasciare a noi 2 figli la sua eredità (casa e pochi risparmi) ed ha inviato dei documenti al riguardo. Ora mia madre ha ereditato una casa da un fratello deceduto senza figli e vorrebbe rivenderla. E’ libera di farlo senza dovere coinvolgere in qualche modo anche il coniuge ancora di fatto ma mai rientrato da 40 anni in Italia?

Non bisognerebbe mai lasciare che una situazione del genere si possa protrarre, per di più per così tanto tempo. Al di là della questione della casa, sarebbe bene che i tuoi genitori formalizzassero la separazione tra loro, in modo consensuale, facendo poi dopo soli sei mesi il divorzio breve.

Questo perché tutte le volte in cui la situazione di fatto e quella di diritto sono discrepanti si possono manifestare i più disparati problemi, appunto in occasione di eventi della vita, come potrebbe essere il decesso di uno dei due genitori: ad esempio se dovesse venire a mancare tua madre, dovreste dividere l’eredità con tuo padre, con tutte le complicazioni peraltro date dalla sua residenza da oltre 40 anni all’estero.

Quindi il primo consiglio è sicuramente quello di fare la separazione, cercando se possibile di realizzarla tramite un accordo in house, che è sicuramente più stabile e meno problematico del procedimento per procura.

Detto questo, c’è da dire sul problema specifico della casa che, anche a prescindere dal regime patrimoniale scelto dai tuoi genitori che verosimilmente, se il matrimonio è tanto risalente, è quello della comunione dei beni per effetto delle disposizioni transitorie della riforma del 1975, i beni che si acquistano per effetto di successione ereditaria non cadono in comunione, ma rimangono di proprietà
individuale del singolo coniuge che li ha percepiti.

Quindi tua madre non dovrebbe incontrare problemi nel vendere questo cespite che ha ricevuto in eredità.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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