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Accordi in house: i documenti necessari.

In questi giorni, la «nostra» Procura di Modena ha introdotto una novità per gli accordi in house di separazione, divorzio, modifica condizioni.

Mentre in precedenza era sufficiente depositare l’accordo delle parti, senza allegare nessun documento, ora la Procura, per poter procedere alle valutazioni di sua competenza, richiede che vengano allegati i seguenti documenti:

  1. Atto integrale di matrimonio. In teoria è richiesto l’atto integrale, in realtà abbiamo depositato molti accordi con il solo estratto e sono «passati». Questo documento, comunque, è da richiedere all’ufficio di Stato civile del comune dove è stato celebrato il matrimonio. Nel caso si tratti di un comune lontano, si può telefonare e chiederne l’invio per posta. Nel caso si tratti di un comune estero, bisogna andare nel comune dove il matrimonio è stato trascritto (l’ultimo che mi è capitato: matrimonio a Cochabamba, Bolivia, trascritto poi a San Cesario sul Panaro). Per i signori clienti che non sono in grado di attivarsi per procurare questo documento, ci possiamo pensare noi.
  2. Stato di famiglia e certificato di residenza di entrambi i coniugi. Questi vanno richiesti all’ufficio di Stato civile del comune in cui si risiede. Sono certificati cumulativi: ti danno un unico foglio in cui c’è la certificazione sia dello stato di famiglia che di residenza.
  3. in caso di divorziocopia autentica del verbale di separazione consensuale con decreto di omologa oppure  verbale di separazione «in house». Questo di solito va richiesto al legale che ha seguito la pratica di separazione, è anche possibile che il cliente ne abbia una copia, quindi deve guardare tra la documentazione della separazione. Se abbiamo seguito noi la separazione, lo forniamo direttamente noi.

Si tratta di un orientamento che, a quanto pare, stanno assumendo, nel silenzio della legge, anche altre procure sul territorio, a sentire quanto ci hanno riferito altri colleghi.

In questo modo, questo tipo di pratica si «burocraticizza» un po’, rendendone più difficile l’accesso gli utenti, ma è probabile che si tratti di una prassi condivisibile perché in assenza di questa documentazione diventa difficile controllare la correttezza degli accordi tra le parti.

Ovviamente, il nostro studio avrà cura da ora in avanti di richiedere questa documentazione, nel caso di pratiche su Modena, facendo invece riferimento agli eventualmente diversi orientamenti della «procura competente» nel caso di accordi da depositare presso altre sedi.

Addendum del 12 luglio 2017. In mancanza di notizie diverse, facciamo riferimento a questa documentazione che, in questi mesi, si è rivelata essere abbastanza esaustiva e comprensiva di quello che chiedono un po’ dappertutto.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

2 risposte su “Accordi in house: i documenti necessari.”

Gentilissimo Avv. Sloggianti, sono separata da 3 anni, adesso mio marito si trova all’estero e non può tornare in Italia, sarebbe possibile fare gli accordi in house a mezzo procura o bisogna necessariamente fare un ricorso presso il Tribunale?
Cordialmente.
Marta

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