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Mediazione familiare: da provare prima di qualsiasi altra cosa.

sono sposato ed ho una bambina di 6 anni. I miei genitori ottantenni abitano lontano a circa 200 km. Mia moglie poiché molto desiderata ed avuta non più giovanissima, ha un attaccamento forte con nostra figlia. Si è creato nel tempo un enorme problema perché mia moglie ha escluso completamente il ramo della mia famiglia dalle frequentazioni con la bambina. Non impedisce che la vedano ma si rifiuta di portarla in visita da ormai due anni. Ovviamente è difficile per i miei genitori venire a trovarci vista la loro età e la distanza. Nonostante le mie proteste lei si comporta come se non esistessero. Poiché mia figlia non si muove di casa senza la mamma io non posso portarla da solo. Mi chiedo se ho la possibilità legalmente di costringere mia moglie a portare mia figlia dai miei senza arrivare alla separazione che vorrei assolutamente evitare.

Il modo migliore per trattare un problema di questo genere è quello di fare alcune sedute di mediazione familiare, sulla quale ti rimando, per maggiori dettagli, alla lettura della scheda relativa.

È evidente che c’è un deficit di comunicazione tra di voi, che diventerà sempre più grande con il tempo che passa e la insoddisfazione reciproca, se non riuscirete a scioglierlo e a dare di nuovo liquidità al rapporto tra voi.

È per problemi in fondo banalotti come questi che le famiglie si rompono, spesso irrimediabilmente, quando invece non ne vale assolutamente la pena e ci sarebbero tante cose da provare, con un po’ di umiltà reciproca.

È paradossale che tra persone che vivono insieme e condividono tante cose ci possano essere questi vastississimi buchi neri di comunicazione, purtroppo è una realtà oggettiva con la quale mi trovo ad avere a che fare pressoché tutti i giorni.

Vale la strana regola, per noi umani, per cui è molto più facile parlare con gli estranei che con le persone a noi vicine.

Ti consiglio anche di leggere un libro, che indico sempre a molti miei clienti, che ti potrebbe essere molto utile. Si tratta ormai di un classico del genere, che ha ancora molto valore formativo e informativo: Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, di John Gray.

In questo testo si sostiene tra l’altro che i motivi per cui si litiga sono sempre apparenti: soldi, famiglie di origine, rispetto e così via sono solo pretesti, in realtà i litigi nascono e si alimentano per il fatto che non ci sentiamo amati. Per me ha ragione.

Fai tutte queste cose e torna da me, o da un altro avvocato, solo se il problema, trattato in questo modo, non dovesse migliorare. In bocca al lupo.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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