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Soldi per dare il divorzio: è un ricatto o una estorsione?

Matrimonio con separazione dei beni. Loro si sono separati legalmente nell’ottobre 2014, e in sede di separazione lei non ha chiesto alcun tipo di alimenti, ma ora che il mio compagno vuole fare il divorzio lei chiede una cifra che ammonta più o meno a 9000 euro per firmare il divorzio in comune ( non hanno avuto figli ), importo che secondo lei viene fuori dei soldi che lui ha potuto mettersi da appare durante il matrimonio, provenienti dal suo stipendio ( quello di lui ) dopo aver contribuito alle spese di casa. Le nostre domande sono:
1.- Questa sua pretesa può essere presa come un ricatto?
2.- Nel caso si vada in tribunale, lei può fare appello su quei soldi? Oppure essendo un matrimonio con separazione dei beni non ha alcun diritto?

La legge sul divorzio prevede la possibilità di un assegno di mantenimento e la possibilità che questo assegno sia capitalizzato e versato in unica soluzione al momento del divorzio stesso, in linea di principio.

Questo andrebbe valutato sulla scorta dei presupposti per il mantenimento che, se in sede di separazione non erano stati ritenuti esistenti, più difficilmente possono essere ritenuti ricorrenti ora, al momento del divorzio, anche se non si possono escludere in radice.

L’approccio analitico, basato sull’esame del merito, tuttavia non è secondo me il migliore per trattare questo problema, perché bisogna considerare qual è la situazione e quali le possibili alternative.

E la situazione è che se i due coniugi non trovano un accordo, su questi 9.000€ richiesti o su altra eventuale somma su cui ci dovesse essere una convergenza, al marito non resta che depositare un ricorso per divorzio giudiziale, con tutti gli svantaggi del caso.

Se io fossi il legale del marito, credo che gli suggerirei, almeno in prima battuta, di tentare di fare una controproposta, per vedere se la moglie fosse disposta ad accettare una somma minora, al fine di raggiungere un accordo e definire tutto in breve, magari tramite un accordo in house, con cui si fa tutto in un’oretta in studio e senza passare dal tribunale.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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