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Rinuncia all’eredità: bisogna fare un inventario?

Io i miei fratelli e mia madre abbiamo rinunciato all’eredità di mio padre morto 5 anni fa, perché aveva debiti. Il problema è che abbiamo fatto la rinuncia ma senza fare l’inventario. Ora leggo che se non si è prima fatto un inventario c’è il rischio che la rinuncia all’eredità venga invalidata.
Me lo confermate?
Altro problema: mia madre, in modo molto superficiale, ha ceduto alcuni beni di mio padre ad altri.
Se venisse scoperto, lei verrebbe dichiarata “accettante” dell’eredità?
Visto che è stata solo lei a fare ciò, è solo lei che “finirebbe nei guai”, o anche noi fratelli?
La casa in cui vive mia madre è di mio nonno materno, quindi NON è in pericolo.Ma quando mio nonno morirà mia madre diventerà proprietaria della casa. Se dopo ciò arriva la notizia che è stata annullata la rinuncia all’eredità fatta 5 anni fa, perché “fatta male” o perché scoprono della sciocchezza fatta da mia madre, i debiti di mio padre cadono su mia madre e la casa diventa quindi a rischio?Che fare?

Che senso avrebbe imporre a una persona che rinuncia ad una eredità di farne l’inventario?

L’inventario si fa quando una persona, in qualche modo, accetta, ma con separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede, di talché si rende necessario sapere con precisione quali sono i beni del defunto, sui quali i creditori del medesimo si possono soddisfare.

Se, invece, una persona rinuncia ad una eredità, significa che non ha più niente a che fare con la stessa, i patrimoni rimangono separati e quindi non c’è bisogno di nessun inventario.

La rinuncia ovviamente può essere impugnata, tipicamente nel caso in cui uno dei chiamati all’eredità abbia compiuto atti che presuppongono necessariamente la volontà di accettare l’eredità, tra cui, di nuovo tipicamente, gli atti di disposizione e quindi di cessione di alcuni beni facenti parte dell’asse ereditario.

Spetta ovviamente ai creditori interessati dimostrare che ciò è avvenuto, con tutte le conseguenze del caso.

Ovviamente, l’accettazione da parte di uno dei chiamati all’eredità non si trasmette affatto agli altri, dal momento che ognuno resta libero di accettare o meno un compendio ereditario.

Vista la situazione, e i valori in ballo, vi consiglierei di approfondire acquistando una consulenza da un bravo avvocato. Se non avete un contratto di protezione, chiedete prima un preventivo.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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