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Istanza del 335: quanto tempo occorre per averne gli esiti?

a Maggio dell’anno scorso, dopo aver commentato un articolo online su Facebook di un fatto di cronaca in maniera non offensiva e generale sostenendo che troppo spesso in Italia fatti di bassa gravità vedono abbattersi la scure della giustizia mentre altri gravissimi finiscono a tarallucci e vino, un giovane commissario della polizia giudiziaria mi avverte che sono indagato per diffamazione aggravata mezzo stampa. Il mio avvocato si fa due risate e paventa una facile quanto ovvia archiviazione io rido un po’ meno e inizio a farmi un sacco di paranoie. Ultimamente ho fatto richiesta al tribunale di monza del certificato 335 … nel caso la procedura fosse già stata archiviata mi invieranno qualcosa? Quanto tempo da maggio dell’anno scorso può passare perchè il PM decida di archiviare o non archiviare? A che punto è il discorso di depenalizzazione per la diffamazione mezzo stampa?

Che io sappia non c’è nessun progetto serio e concreto di depenalizzare la diffamazione a mezzo stampa, che del resto è la ipotesi più grave di diffamazione, proprio perché commessa tramite un mezzo potenzialmente idoneo a consentire il propagarsi indefinito delle conseguenze del reato.

Ciò detto, tuttavia mi sembra che non ci sia davvero molto da preoccuparsi e mi sento abbastanza in sintonia con il tuo avvocato.

Del resto, hai fatto quello che andava fatto, cioè l’istanza del 335. In attesa degli esiti della stessa, inutile lambiccarsi con delle ipotesi, che nella pratica giuridica non hanno, purtroppo, mai senso. Valuterai quando avrai gli esiti, per i quali, ovviamente, non ci sono tempi di riferimento standard, dipendendo da procura a procura, da funzionario a funzionario e, ulteriormente, dal carico di lavoro del momento, come tutte le cose della nostra pubblica amministrazione.

Una cosa che io, se fossi al posto tuo, farei sarebbe una diffida, rigorosamente tramite avvocato e con la formula migliore, a questa persona che ha sostenuto di averti denunciato o che ci sarebbe un procedimento penale a tuo carico, invitandolo a fornirtene gli estremi, anche perché in mancanza di denuncia un comportamento del genere potrebbe comportare un illecito, di molestia o simili.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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