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Responsabilità medica: come è meglio procedere?

NEL 2007 MIA MADRE E’ STATA OPERATA DI NEFRECTOMIA DX PER CARCINOMA A CELLULE CHIARE III GRADO DI FUHRMAN, DIMESSA DOPO APPENA 10 GIORNI DALL’INTERVENTO, NONOSTANTE LA FERITA OPERATORIA DRENASSE ANCORA, DUE GIORNI DOPO LA DIMISSIONE VIENE RICOVERATA D’URGENZA PER DEIESCENZA DI LAPAROTOMIA CON EVISCERAZIONE ANSE ILEALI ( IN ALTRI TERMINI E’ RIMASTA CON LE BUDELLA IN MANO) PERCHE’ I PUNTI NON TENEVANO.RICUCITA E TRATTENUTA E’ STATA CURATA CON FARMACI PRODUTTIVI DI REAZIONI ALLERGICHE, SOMMINISTRATI SENZA ADEGUATO DOSAGGIO A PAZIENTE IN EVIDENTE INSUFFICIENZA RENALE ,CHE LE HANNO PRODOTTO REAZIONE ALLERGICA PROTRATTASI PER DUE SETTIMANE, VISTA DA UN DERMATOLOGO SOLO 9 GIORNI DOPO L’EPISODIO ACUTO E’ STATA DIMESSA, E’ ANDATA AVANTI CON UN RENE SOLO E SEVERA INSUFFICIENZA RENALE MORENDO A FEBBRAIO 2016. HO CHIESTO ALL’AUSL L’INTERRUZIONE DELLA PRESCRIZIONE E IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA MALPRACTICE, CON RISERVA DI PRODURRE CTU ? HO AGITO BENE ? POSSO SPERARE IN UN RISARCIMENTO ?

Come dico sempre, non sono in grado di predire il futuro, ma, al massimo, di dire come è meglio gestire le cose nel presente per avere le maggiori chances di un risultato positivo in futuro.

In realtà, mi sembra che tu abbia fatto solo una lettera, peraltro.

La prassi da seguire in questi casi è abbastanza diversa.

In primo luogo occorre acquisire la consulenza di un medico legale che valuti se sussistono presupposti di responsabilità in capo ai sanitari e/o alla struttura che hanno prodigato i trattamenti, sotto il profilo del danno, del nesso causale, dell’elemento soggettivo e di tutti gli altri elementi che devono ricorrere affinché si possa parlare di responsabilità da malpractice.

Sulla scorta della relazione medico legale, se positiva ovviamente, si inoltra la richiesta danni ai responsabili, eventualmente allegando la relazione stessa.

Dopodiché si procede a trattare il caso e, solo se non si raggiunge un accordo, si procede in giudizio, di solito nelle forme del ricorso ex art. 696 bis cod. proc. civ. e solo in seguito con una causa, che usualmente, almeno nel mio caso, viene introdotta con un 702 bis cod. proc. civ..

I casi di responsabilità medica sono abbastanza tecnici e credo sia preferibile per te farti seguire da un bravo avvocato, con il quale potrai forse, dopo la consulenza medico legale, se positiva, concordare un compenso a percentuale.

Il prossimo passo dunque a mio giudizio dovrebbe essere quello di scegliere un avvocato.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

2 risposte su “Responsabilità medica: come è meglio procedere?”

Salve e’ da quasi due anni che ho preso un bar e adesso che devo venderlo non posso perché l impianto elettrico sta in un locale attaccato al bar che devo chiudere perché non può stare a visione del bar, quindi il bar risulterebbe con un quadro centrale in un altro locale. A chi spetta spostarlo nel bar?

Tu che cosa ne pensi?

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