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Malasanità: come non si deve trattare un problema di malpractice.

Ho subito, nel 2009, danni irreversibili durante un banale intervento ginecologico. Il chirurgo non solo si rifiutò di ammettere le proprie responsabilità, ma lasciò che finissi quasi in coma. Fui salvata dall’equipe di urologia, per un soffio.
Dopo sette anni ho inviato richiesta di risarcimento all’Asl di competenza, senza appoggiarmi ad alcun studio legale. Mi hanno inviato elenco di documentazione da consegnare e modulo di consenso alla privacy da firmare: hanno tutto da 50 giorni. È il caso di sollecitare? Ah dimenticavo, a causa della mia lunga degenza in ospedale ai tempi persi anche il lavoro…e l’ ottimismo :).

Francamente, non credo proprio che sia il modo giusto per curare una pratica del genere.

La prima cosa che avresti dovuto fare è acquisire una consulenza medico legale sulla vicenda, che avrebbe stabilito, in una apposita relazione scritta, la responsabilità, o meno, dei sanitari, quantificando anche il danno da te subito e la sua risarcibilità.

Sarebbe, inoltre, stato meglio fare la richiesta danni, anche solo stragiudizialmente, entro i 5 anni dall’accaduto, perché l’azione aquilana si prescrive appunto in 5 anni, mentre così a te è rimasta solo quella contrattuale, quando invece di solito è bene esperire entrambe le azioni, per prudenza e sicurezza.

Il fatto che tu non abbia capito quasi niente di questo ultimo paragrafo ci porta, poi, all’ultimo errore che hai commesso e cioè non affidarti all’assistenza di un bravo e preparato legale. Le pratiche di malasanità, come tutte le pratiche civili, non sono affatto «intuitive» o semplici, ma devono essere fatte gestire da un tecnico della materia, un giurista preparato e competente.

Tra l’altro, per la malpratice non è nemmeno difficile trovare un avvocato disposto a lavorare con un compenso a percentuale, che per il cliente è un sistema tariffario conveniente per diversi punti di vista.

Per quanto riguarda la tua domanda, cioè se conviene sollecitare o meno, la mia risposta è quindi che devi incaricare al più presto un legale di seguire questa posizione, lasciando che sia lui a valutare quando, se, come e in che forma sollecitare o in altro modo intervenire, sorvegliando anche i termini di prescrizione.

Finché non farai questo, procederai sempre alla cieca e senza punti di riferimento. Se anche fossi fortunata e ricevessi un’offerta da parte dell’azienda sanitaria, come faresti a valutarne la correttezza? Guarderesti se a te sembra bassa o alta? E per contestarla, se ti sembrasse troppo bassa, cosa faresti? Andresti a dire che ti fa male ancora di qua e di là, che hai sofferto tanto, che sei andata in depressione e così via?

Lascia che ti dica che non è così che funziona.

Ricomincia da capo, eliminando gli sbagli che hai fatto. Prendi un avvocato, che poi ti farà fare una visita medico legale. Anche lasciando a lui una fetta del risarcimento, ne prenderai uno più grande che andando alla cieca da sola. Gli avvocati danno valore, contrariamente a quello che pensa la gente comunemente. Almeno quando sono bravi e svolgono correttamente il loro lavoro.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

8 risposte su “Malasanità: come non si deve trattare un problema di malpractice.”

Salve vorrei sapere una piccola informazione generale, io è da dicembre 2015 che mi sono rivolto a uno studio di infortunistica e risarcimenti malasanità per una valutazione medico legale sul mio caso di mal pratica sanitaria che mi ha fatto perdere l’udito a u orecchio destro. Ho fatto la visita dal medico legale a dicembre 2015 ma ancora oggi che siamo a luglio 2016 (dopo 7 mesi) non ho avuto ancora risposta. Lo studio di infortunistica mi ha detto che stanno sollecitando il medico legale ma ancora il medico non si esprime. Quanto tempo ci vuole solo per ottenere un responso della valutazione medico legale da parte del benedetto medico legale? 6 mesi o più?

Cordialmente, Marco

È un tempo tutto sommato abbastanza normale, più è grave il danno più tempo ci vuole, può anche darsi che aspetti di rivederti per valutare la guarigione o meno o comunque la situazione attuale. Per dire di più, bisognerebbe sentire un altro medico legale…

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