Mia madre a seguito della chiusura della sua attività commerciale, si ritrova con un debito Equitalia di 24mila euro. Mia madre non è proprietaria di nulla. Mio padre invece è proprietario della casa in cui viviamo tutti e cinque da 33 anni. Loro hanno la comunione dei beni, ma la casa in questione era di proprietà dei miei nonni paterni e solo nel marzo 2014 è stata legalmente ereditata da mio padre.
In caso di morte di mia madre, cosa accadrebbe a coniuge e figli?
Dovremo pagare noi il debito Equitalia o basta rinunciare all’eredità?
Equitalia si può rivalere sulla casa nonostante sia stata ereditata e non acquistata da mio padre?
Nel momento in cui tua madre dovesse morire, la sua eredità sarebbe devoluta al suo coniuge, suo marito, e ai suoi figli; sareste quindi chiamati alla sua eredità.
In caso di accettazione, diventereste suoi successori a titolo universale, subentrando nel suo patrimonio, inteso come complesso di rapporti giuridici attivi, ma anche passivi, compreso, dunque, il debito con Equitalia, e i vostri patrimoni e quello della mamma si fonderebbero, con la conseguenza che Equitalia potrebbe pignorare anche i vostri beni.
Per evitare che accade questo, potrete valutare di fare la rinuncia all’eredità.
La casa che ha acquistato tuo padre in regime di comunione dei beni ma per effetto di successione ereditaria non è caduta in comunione, ma costituisce un bene personale di tuo padre. Per legge, infatti, i beni acquistati da un’eredità non fanno parte della comunione dei beni.
Una risposta su “Casa ereditata: cade in comunione dei beni?”
ma è la domanda sbagliata: il “problema” si porrebbe se a venire a mancare fosse prima il padre…