Viviamo in una casa in affitto,,(pagato sempre regolarmente), è abbiamo un giardino con 4 cagnolini di media taglia,,
per abbiamo una vicina di casa che ha il diritto di passaggio nel giardino,è quindi i cani gli danno fastidio,perche lei dice che non li lasciano passare,,premetto che,,il giardino e chiuso con un cancello che ho fatto io ,da un lato e un altro dall’altra parte,,entrambi di 2mt di passaggio,,chiedevo se diamo una delle chiavi che puo uscire ,dal cancello e entrare ,,saremmo apposto! oppure ci pu fare storie è addirittura fare dare via i cani?
Premetto anche che non essendoci quasi mai,,perche vengono solo 2 volte l’anno ,,il suo pezzo di giardino a volte è anche occupato dai cani,,perche una volta vi era una rete che separava le due casa,e il vicino ce la fatta spostare per passare,,altrimenti i cani non andavano nel suo
L’art. 1067 cod. civ. dispone che «il proprietario del fondo servente non può compiere alcuna cosa che tenda a diminuire l’esercizio della servitù o a renderlo più incomodo».
I proprietari del fondo servente, in questo caso, siete voi, mentre la vicina di casa è la titolare del diritto di servitù.
Le espressioni utilizzate dal codice civile sono abbastanza ampie e volutamente dirette a ricomprendere il più vasto numero di casi possibile, parlandosi espressamente di «alcuna cosa» che il proprietario del fondo servente potrebbe fare – termine molto categorico – e, inoltre, di atti che semplicemente rendono l’esercizio della servitù anche solo più scomodo, pur non impedendolo.
In sostanza, il codice vuole evitare che i proprietari del fondo servente in qualsiasi modo limitino o si ingeriscano nell’esercizio del diritto di passaggio altrui.
Da questo punto di vista, la presenza non di un solo cane, ma addirittura di quattro, peraltro di media taglia, potrebbe essere purtroppo considerato illegittimo, specialmente se la titolare del diritto di passaggio è una persona che, magari per precedenti episodi specifici di aggressione, è affetta da timore per i cani.
Ovviamente, non credo che questo possa giungere sino a costringervi a dare via i vostri animali, ma sicuramente la vicina, se si impuntasse, potrebbe chiedervi di chiuderli in casa (ricordo che in molte regioni ormai è vietato tenerli alla catena) tutte le volte che deve passare.
A questo quadro prettamente civilistico, va aggiunto anche il fatto che con un recente regolamento del ministero della sanità è stato previsto che i proprietari di cani – anche non morsicato, cioè con precedenti specifici – devono sempre essere muniti di museruola, devono cioè portarla sempre con loro – e se non lo fanno è prevista una sanzione amministrativa – e devono metterla all’animale se una persona vicina lo chiede perché si sente intimorita dall’animale, anche se nemmeno oggettivamente minacciata.
La ragione di questa disposizione regolamentare è, a mio giudizio, condivisibile; l’amore per gli animali non può essere coltivato sino a mettere a disagio le persone che, a torto o a ragione che sia, hanno paura degli stessi.
I padroni, infatti, sanno o meno se il proprio animale è mansueto, ma chi non li conosce non può saperlo davvero e, se ha paura dei cani, non si può pretendere che stia tranquillo sulla base delle generiche rassicurazioni dei padroni stessi. In altri termini, ognuno è legittimato ad avere timore per i cani e, se il disagio è effettivo (e non mantenuto solo per far dispetto), bisogna manifestare verso il medesimo un adeguato rispetto.