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Fiducia: perché è necessaria tra cliente e avvocato?

In forza della sentenza della sentenza 04-07-2014 dove vengo condannato (ingiustamente)
a pagare euro56.103,15 oltre IVA e CP +interessi Tot euro 115.853.00.
seguono pignoramenti di immobili e ipoteca su un bene strumentale.
il tutto per una truffa architettata da un tecnico a cui avevo dato l’incarico di progettare un capannone per il valore complessivo di lire 530milioni e che il suo compenso come da fattura era di lire 18milioni.con l’avv. ci siamo appellati ,pare che l’appello si svolga nel 2018.il mio timore è che l’attuale avv.to difensore,non sappia difendermi come purtroppo è avvenuto per la sentenza

Partiamo dall’ultima riga.

Alla base di un rapporto cliente – avvocato deve sempre esserci la fiducia.

Questa fiducia può essere più o meno piena, ma deve più sussistere che no, altrimenti diventa un tormento sia per il cliente che per il difensore.

Mettiamo anche il caso che tu, in diritto, abbia torto. Questo non significa che sia giusto che tu perda la causa, magari è ingiusto, ma la tua perdita è conforme al diritto, perché, come abbiamo detto centinaia di volte, le leggi spesso non sono giuste, se applicate al caso concreto, e in alcuni casi nemmeno in generale.

Mettiamo dunque che tu perda la causa, per qualsiasi motivo. In mancanza di fiducia nel tuo avvocato, per tutta la vita ti porterai il rimpianto e il pensiero «Se avessi avuto un altro avvocato, forse avrei vinto, avrei avuto giustizia».

Una cosa che non ha senso, se vuoi il mio punto di vista.

Per questo è fondamentale, che ci sia sempre fiducia nella persona che ti accompagna ed assiste in un percorso giudiziario, qualunque sia il risultato che arriva alla fine.

Chiarito che la fiducia è sempre necessaria, va però detto che c’è un altro problema e cioè che in realtà tu non hai molti strumenti che ti possano consentire di valutare se davvero il tuo avvocato ne è degno o meno.

Gli aspetti tecnici purtroppo non sono, specialmente nel diritto civile, apprezzabili e comprensibili da persone che non hanno alle spalle lunghi anni di studi giuridici e altrettanti di pratica giudiziaria. Raramente una persona priva di educazione legale è in grado di comprendere davvero una sentenza, anche dopo che un avvocato gliel’ha illustrata e tradotta in un linguaggio più semplice e alla portata di tutti.

L’unico modo in cui puoi saggiare effettivamente la qualità del lavoro svolto dal tuo attuale avvocato sarebbe acquisire un secondo parere da un altro avvocato. Questa è una opzione sempre possibile, che le persone praticano ad esempio in ambito sanitario, quando un medico consiglia un trattamento particolarmente sgradito, come ad esempio un intervento, si sente sempre anche il parere di un altro sanitario o due. Si può fare anche nel settore legale. Non è così semplice, specialmente se parliamo di procedimenti già in grado di appello, dove il «secondo» avvocato si deve studiare una certa mole di materiale (almeno la sentenza e gli atti introduttivi, ma spesso anche i verbali) e di conseguenza può richiedere anche diverse ore di lavoro.

Questo tuttavia è l’unico sistema in cui puoi avere conferma della bontà dell’operato o meno del legale attualmente incaricato. Può anche essere che da questo lavoro venga confermata la qualità del lavoro già svolto, ma magari vengano ulteriormente enucleate alcune idee o strategie che, in aggiunta a quello già fatto, possono essere utili.

Altre strade non ne vedo, valuta dunque se chiedere un secondo parere, richiedendo sempre prima un preventivo, perché il lavoro potrebbe avere una sua importanza in termini di impegno anche orario.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

Una risposta su “Fiducia: perché è necessaria tra cliente e avvocato?”

Sentirsi truffati da un’ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI!!!!… Assistiti per una causa locatizia (ripetizione delle somme per affitto troppo alto rispetto alle tabelle previste x il canone concordato) Speso una cifra “blu” liquidata interamente e in aticipo per le 4 fasi procedimentali (esclusi CTU e CTE)… Inoltre si chiede anche il pagamento di quanto liquidato dal giudice per spese di lite x la causa da noi vinta! NO COMMENT

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