Mio padre deceduto prima della sentenza aveva intentato causa di equa riparazione che ha vinto per 10 anni di durata di un processo intentato dal Comune contro lui e altri che all’epoca erano consiglieri dal quale era stato assolto .
l’avvocato dal quale mi sono recato mi ha comunicato che i ricorrenti ,totali 19 difesi da sei avvocati hanno dato mandato agli avvocati di riscuotere il risarcimento per pagare l’onorario
ma non è la parte soccombente in questo caso il Comune di Algheroche devepagare le spese processuali?
Inoltre ancora non mi è stata fornita tale liberatoria ne l’ammontare della somma posta a risarcimento ne sono stato contattato dal legale ma ne sono venuto a conoscenza
in base a un articolo della Nuova Sardegna datato 2014 vorrei sapere se l’avvocato avesse o meno l’obbligo di informarmi in qualità di erede dato che era sicuramente a conoscenza del decesso di mio padre
C’è una grande confusione dentro alla tua testa…
Inoltre non si può mai commentare un provvedimento senza averlo letto o quantomeno conoscerne il dispositivo.
Posso solo fare qualche osservazione in via generale.
Nei processi per equa riparazione, sulla quale ti invito a leggere con attenzione la scheda relativa, la controparte non è mai la parte del processo di origine, ma il ministero della giustizia e quindi in definitiva lo stato italiano.
Questo perché l’equa riparazione riguarda esclusivamente l’eccessiva durata dei processi, a prescindere dal merito, tant’è vero che la riparazione può essere chiesta anche da chi ha perso il processo «a monte».
Di solito, lo stato italiano viene condannato a rimborsare anche una piccola parte di spese processuale, ma non è detto che ciò sia avvenuto. La cosa migliore sarebbe appunto vedere cosa prevede la sentenza.
Il nostro studio affronta questo tipo di pratiche tradizionalmente con un sistema di compenso a percentuale.
Mi dispiace per tuo padre, ma non ho capito bene cosa c’entri la pubblicazione di un articolo di giornale con eventuali obblighi dell’avvocato.