buongiorno. Io vivo in Russia. Il tribunale di Treviso padre del bambino deve pagare 130 euro al mese. Ma pagare regolarmente. rifiuta di pagare il conto. Attaccanti Unistream o contattarci, ma non riporta il numero del trasferimento. Pertanto, non sono in grado di ottenere il denaro. Come richiesto a pagare?
A questa domanda é stata data risposta nel nostro podcast, si può ascoltare qui: https://soundcloud.com/tsolignani/padre-non-paga-il-mantenimento
6 risposte su “Padre che non paga mantenimento: che fare?”
Gentile Avv. Solignani Le scrivo per chiederle un chiarimento. Un anno fa ho avviato la procedura per ottenere il pagamento diretto da parte del datore di lavoro a causa della ripetuta inadempienza del mio ex marito. La prima cosa fatta per ottenerlo è stata inviare per mezzo raccomandata a/r una lettere di messa in mora in cui intimavo il pagamento degli arretrati entre 30 giorni. Trascorsi questi e non avendo lui provveduto al saldo del debito, inviata la richiesta al datore di lavoro questi ha provveduto al pagamento diretto. Ad oggi sono mesi che il mio ex si è licenziato per non pagare nulla. Finalmente oggi ho scoperto che lavora e vorrei riavviare la procedura con il datore ma c’è un problema: da oltre un anno la sua residenza risulta in un’abitazione in cui risiedeva in affitto ma che ora è occupata da altri. Pertanto mi chiedevo se fosse necessario inviare una nuova messa in mora prima di inviare la richiesta al datore di lavoro. E se devo reinviarla a che residenza? Non abitandoci lui non riceverebbe mai la comunicazione. Spero in un suo aiuto. La ringrazio e le porgo i miei saluti.
Per me la messa in mora è da ripetere, devi accertare, eventualmente tramite un’agenzia, quale è attualmente la sua residenza o, in mancanza, gliela puoi spedire sul luogo di lavoro, più semplicemente, naturalmente con le precauzioni del caso.
Ho già accertato tramite agenzia che la sua residenza è rimasta quella di 3 anni fa, nonostante non abiti più lì da oltre un anno. Come posso spedire una messa in mora, essendo un documento privato, nel luogo in cui lavora?
Per me si può ma io sono solo un povero avvocato…
Gentile Avv. Solignani, Le scrivo per chiederle un’informazione.
Un anno fa, dopo quasi un anno di mancato recepimento dell’assegno di mantenimento per nostra figlia minore, ho avviato la procedura di pagamento diretto dal datore di lavoro del mio ex marito. Da qui in poi è iniziato un vero e proprio mordi e fuggi. Vedendosi tagliare lo stipendio e non avendo alcuna voglia di contribuire alle spese di mantenimento (fisse ed extra), all’incirca ogni 2/3 mesi puntualmente il mio ex marito dava le dimissioni e cambiava lavoro. Questo negli ultimi mesi si è ripetuto per ben 5 volte.
Complice la vicinanza, di volta in volta, dei nuovi luoghi di lavoro sono sempre riuscita, seppur faticando nella ricerca, a mettermi in contatto con la ditta, poiché il mio ex marito si rifiuta anche di comunicarmi i suoi dati lavorativi.
Il suo ultimo cambio di lavoro risale a poco più di un mese fa, ma questa volta non sono riuscita a sapere dove. Alle mie richieste (personali e tramite avvocato) lui si rifiuta categoricamente di darmi delle risposte. Io continuo quindi a non percepire alcun mantenimento per la piccola e a non poter fare richiesta direttamente al datore di lavoro.
A questi continui cambi di lavoro si sono accompagnati anche continui cambi di residenza, e nemmeno di questi sono mai stata messa a conoscenza. Negli ultimi mesi non ho mai saputo quale fosse il suo indirizzo e tutt’ora non ne sono a conoscenza, quindi le poche volte in cui fa visita alla bambina non so dove la porta e dove si ferma a dormire.
È lecito che il collocamento presso il padre rimanga a me che sono la madre sconosciuto? Posso rifiutarmi di affidargli la bambina ad un suo ennesimo rifiuto a fornirmi la residenza?
Come posso fare per conoscere i dati del suo nuovo lavoro? Posso fare richiesta all’Inps fornendo copia della sentenza di divorzio nel quale è verificabile il diritto di mia figlia, minore, ad essere mantenuta e quindi tutelata dal padre?
Spero molto in una Sua risposta. Le porgo i miei più cordiali saluti.
Io a questo punto onestamente valuterei una querela.