Gravi offese tramite un ampio gruppo whatsapp di cui fa parte la persona offesa, e precisamente in un momento in cui la persona offesa è online, configurano ingiuria o diffamazione? Mi risulta che la diffamazione richieda l’assenza della persona offesa, quindi il caso descritto la escluderebbe in quanto in qualche modo è presente la persona offesa, anche se non fisicamente: ma poichè la Cassazione ha stabilito che una e.mail inviata anche alla persona offesa (oltre ad almeno altri due destinatari) configuri diffamazione. mi chiedo se il caso di un gruppo whatsapp possa essere analogo, considerato che fisicamente la persona offesa non è presente. Spero di avere spiegato bene il quesito
Sono vent’anni che predico che agli avvocati non ci si dovrebbe mai rivolgere in questo modo, ma limitandosi ad esporre i fatti e lasciando che siano i legali stessi a valutare che cosa se ne dovrebbe dedurre a livello giuridico, anche e soprattutto in un’ottica di trattazione del problema.
Il modo migliore per esporre una tematica del genere sarebbe stato, ad esempio: «Hanno scritto che sono una stronza in un gruppo whatsapp di cui faccio parte. Come posso tutelarmi, cosa posso fare?». Questo è un problema, le tue sono elucubrazioni pressoché inutili al fine di capire come puoi muoverti per trattare il problema, che comunque non è chiaramente comprensibile.
Io non credo che le persone entrino, ad esempio, nello studio di un medico chiedendo «Ma se viene avvertito dolore a livello della x vertebra può essere il colon oppure il fegato ovvero ancora indice di un fenomeno virale?», ma penso che, piuttosto, si limitino a dire «Mi fa male qui»…
Anche tu devi fare come loro, limitati a dire dove ti fa male, sarà poi il tuo avvocato a fare le considerazioni più opportune.