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Paternità finalmente accertata: mi spettano gli arretrati?

Io ho fatto una causa di riconoscimento, quindi prima ho dovuto fare il disconoscimento cosa che è avvenuta, adesso la causa di riconoscimento e quasi finita, tantè che il CTU del tribunale a dichiarato che il sig…. è mio padre!!!!
Io chiedo all’avvocato che mia madre vuole avere dal sig…. gli alimenti arretrati, però lui dice che siccome chi mi ha dato il cognome e stato il quale mi ha mantenuto fino alla maggiore età…..
Io devo anche dire che chi aveva dato il cognome era già separato da mia madre e viveva al sud, mentre mia madre viveva al nord, quindi mia madre non aveva mai ricevuto nessun alimento.
Volevo quindi chiederle se la richiesta di mia madre è plausibile…

La descrizione del caso non è completamente chiara, provo a fare comunque qualche osservazione.

Il diritto al mantenimento previsto a favore di un figlio nei confronti del proprio padre è imprescrittibile, ciò significa che può essere richiesto in qualsiasi momento, tuttavia si prescrivono dopo cinque anni le singole rate del mantenimento medesimo.

Ciò comporta che il mantenimento può essere chiesto in qualsiasi momento, anche dopo quaranta anni ad esempio da quando è sorto, ma andando indietro, come soldi ottenibili, solo di cinque anni dal momento in cui lo si richiede.

Nel tuo caso, mi pare di capire che tu sia già maggiorenne e autosufficiente da anni, per cui, per questo verso, non si potrebbe comunque chiedere nessuna rata arretrata, essendo intervenuta la prescrizione.

Si potrebbe forse chiedere un risarcimento del danno per non aver percepito questo mantenimento per così tanto tempo e aver dovuto provvedere altrimenti al sostentamento e così via. Però per chiedere un risarcimento del danno c’è il problema che in realtà il danno… non c’è stato, dal momento che tu hai percepito il mantenimento da colui che figurava come tuo padre, anche se poi è stato accertato che biologicamente non lo era.

Questo mantenimento tu non l’hai mica restituito, né avrebbe senso farlo, per poi richiederlo al vero padre, padre che peraltro, a parte quello che ha detto intanto il CTU, non è stato ancora individuato da una sentenza passata in giudicato.

Ovviamente la questione relativa alla residenza al nord o al sud non ha nessuna rilevanza.

Mi sembra, comunque, in conclusione che la risposta del tuo avvocato sia condivisibile.

Per dire di più, bisognerebbe esaminare il caso più in dettaglio.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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