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Strada non comunale: posso chiuderla?

Abito in una strada della quale il comune mi ha risposto di non esser proprietario e quindi immagino di proprietaria dei condomini. La strada in questione entra ed esce da 2 strade comunali e anch’essa ha il nome di una via e numeri civici ma non è illuminata e l’asfalto e le fognature sono state fatte dai residenti. Le mie domande sono:
1) posso chiedere la chiusura con sbarra?
2) posso affiggere cartelli di strada privata e divieto di sosta?
3) posso installare dissipatori di velocità?

Come ho già richiamato dozzine di volte (ti invito, in proposito, a fare una ricerca anche nei vecchi post, che sono ad oggi oltre 4.100, dove potrai scoprire altri aspetti interessanti magari), la prima cosa da fare per verificare cosa si può fare in relazione ad una strada, specialmente se si pensa ad operazioni quali la chiusura, è verificarne, come tu stesso hai giustamente intuito, la natura giuridica e l’esistenza di eventuali diritti di terzi e cioè per lo più servitù di passaggio.

Purtroppo, la risposta del comune, che comunque bisognerebbe intanto leggere ed esaminare nella sua interezza, non è sufficiente per determinare la natura privata di una strada, anche per il fatto che la via ha un proprio nome comunale e propri numeri civici. Potrebbe trattarsi, ad esempio, di una strada vicinale, una figura, per maggiori approfondimenti sulla quale ti rimando alla scheda relativa, in cui si mescolano aspetti privati e pubblici e che, certamente, ad esempio, non si può chiudere sic et simpliciter.

Dopo aver verificato, poi, con un approfondimento molto maggiore ed un lavoro più serio, da condurre con l’assistenza di un bravo avvocato e un bravo tecnico, la natura giuridica della strada in questione, se ancora rilevante bisogna vedere se ci sono diritti di passaggio, pubblici o privati, cosa che si inizia ad accertare esaminando di solito i titoli di acquisto dei fondi e degli immobili della zona, anche se potrebbero esserci altre vicende, come ad esempio la destinazione del padre di famiglia o l’usucapione, che, a prescindere dai rogiti, potrebbero determinare l’esistenza di tali diritti.

In conclusione, il modo migliore per trattare una situazione di questo genere è comunque quello della trattativa: coinvolgere, tramite un bravo avvocato con spiccata predisposizione alla negoziazione, tutti i residenti interessati e, se del caso, l’ente comunale nel progetto di «sistemazione» della strada in questione, in modo che, una volta accertata la sua praticabilità, vi sia comunque il consenso di tutti alla realizzazione delle opere in questione.

Il tuo prossimo passo, dunque, per me sarebbe quello di scegliere un bravo avvocato e un bravo tecnico (geometra, ingegnere, architetto, ecc.) per svolgere i necessari accertamenti sulla situazione della strada in punto di diritto ed iniziare una adeguata trattativa con tutti i soggetti interessati.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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