mi trovo in una brutta situazione dopo 10 anni di convivenza lui vuole che vado via, il problema e che sono argentina e andare via non e una cosa di poco, ho 6 cani e una attività di toelettatura qui nella stesa casa dove abito, ho la residenza e il lavoro qui. quanto tempo posso chiedere? come posso tutelarmi per non trovarmi per la strada? io non ho nessuno qui, sono sola.
La situazione è descritta in modo un po’ troppo carente per poter dare delle indicazioni valide.
Manca, infatti, la indicazione della eventuale presenza di figli tra di voi – che, non essendo menzionati, immagino non ci siano stati – ma soprattutto la specificazione del titolo in base al quale abitate nella casa attuale: si tratta di un appartamento, ad esempio, condotto in locazione? Oppure è di proprietà? E, in questo secondo caso, di chi?
Mancano un po’ troppi dettagli per poter dunque inquadrare correttamente il caso. In linea generale, si può ricordare che, se non ci sono figli di cui «disporre» e regolamentare l’affido, valgono le regole ordinarie in materia di conduzione o proprietà degli immobili, per cui bisogna appunto vedere chi ha diritto di abitare questo immobile.
Sempre su un piano generale, date le comprensibili difficoltà che ci sono sempre quando si scioglie una situazione di convivenza, o famiglia di fatto, complicate nel tuo caso dalla sussistenza di una attività economica non così facilmente trasferibile altrove, è bene che non ci si fermi al «lui vuole che vado via», ma il tema sia portato da un mediatore familiare per un apposito percorso di sedute in cui approfondire la situazione e delineare una strategia per la definizione della stessa che consenta a tutti i protagonisti della coppia di trovare un approdo salvaguardando i propri interessi nel modo migliore possibile.
Anche per situazioni come queste, anzi soprattutto per situazioni come queste, la trattativa è il metodo migliore per trattare il problema. Purtroppo da soli non ci potete riuscite perché il dialogo tra voi è ormai bloccato, ragione per cui è necessario l’intervento di un mediatore.
Ti consiglierei dunque, anche per poter approfondire meglio la tua situazione, di metterci alla ricerca di un bravo avvocato e, per iniziare subito un lavoro di comunicazione con il tuo partner, di un bravo mediatore familiare.