Dopo essere passato ad Android provenendo da iPhone, uno dei pochi svantaggi di una scelta di cui sono ad oggi molto soddisfatto riguarda le applicazioni, che nel mondo Android sono generalmente meno presenti e meno rifinite di quanto accada nell’ecosistema Apple, dove probabilmente gli sviluppatori sono più tutelati nei loro investimenti, in quanto gli utenti della mela sono più abituati a sborsare per usare applicazioni belle e funzionali.
Uno delle applicazioni che non riuscivo a «trovare» era un decente lettore di feed rss o atom che fosse compatibile con feedly, il server dove inserisco i feed che voglio seguire.
Ho spiegato in un altro post cosa sono i feed e perché sono, ancora oggi, il sistema migliore per seguire fonti di notizie e aggiornamenti su internet, sicuramente di gran lunga preferibile ai social network che sono molto più disorganizzati, confusionari e dove l’utente viene lasciato sostanzialmente in balia dei suoi gestori – è di questi giorni la notizia che gli amministratori di facebook stanno rivedendo i criteri per la scelta delle cose da mostrare agli utenti nella loro timeline.
Purtroppo, siamo rimasti in pochi ad usare i feed, le nuove generazioni non sanno nemmeno che cosa siano e trascorrono buona parte del tempo a scorrere timeline abbastanza curiose come quelle di instagram, snapchat o dentro a gruppi privati su whatsapp, che spesso, rispetto a contenuti di qualità come si possono trovare sul vero web, sono vere e proprie cianfrusaglie.
Polemiche a parte, finalmente ho trovato un client di feed che mi soddisfa e che quindi ho installato sia sul mio Note 8 che sul tablet.
Si tratta di FeedMe, che si può scaricare, se avete Android ovviamente, a questo link.
Di questo client, compatibile non solo con feedly ma anche con altri server di feed, mi ha colpito la pulizia dell’interfaccia grafica, la sua semplicità e intuitività, che mi ha fatto finalmente riscoprire fonti che con le applicazioni precedenti non riuscivo più a vedere e consultare.
Inoltre presenta una configurabilità piuttosto granulare da parte dell’utente.
Una cosa che non mi è piaciuta molto è il supporto ai podcast, dal momento che a mio giudizio ogni applicazione deve essere focalizzata su una e una sola cosa, e farla bene, ma ovviamente la disponibilità di queste funzioni non guasta.
La documentazione di sviluppo di FeedMe è disponibile su GitHub a questo indirizzo.
Una funzione piuttosto avanzata è quella dei filtri, che personalmente trovo abbastanza utile, dal momento che tra tutte le fonti che seguo ci sono sempre articoli di poco interesse, che puoi quindi «tagliare fuori» dall’elenco delle notizie in modo che non ti vengano nemmeno mostrate. Questa funzionalità, che feedly ad esempio implementa anche a livello di server (ma per configurarla bisogna collegarsi con un computer da scrivania), è descritta qui.
In conclusione, consiglio di nuovo a tutti di imparare ad usare i feed rss o atom per seguire i contenuti più interessanti che vengono pubblicati su internet, lasciando perdere i social network, che sono una trappola ben organizzata dai loro gestori per mostrarvi solo quello che vogliono loro, mentre dovete essere voi ad andarvi a cercare i contenuti che volete seguire davvero.
Se voleste, ad esempio, seguire anche questo blog via feed, l’indirizzo sarebbe questo.