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LinkedIn vs. Solignani: chi vincerà?

LinkedIn

Cancella che ti ricancella…

Recentemente, il celebre network nato per i professionisti, che in realtà ha finito per raccogliere i più strambi del pianeta, mi ha cancellato l’account. Ne ho ricreato un altro, ma mi ha cancellato anche quello.

Tutto ciò è molto strano, considerato che tratto esclusivamente temi di alta rilevanza individuale, spirituale e sociale, adottando ogni volta un linguaggio impeccabile.

Ad ogni modo, ho ricreato un nuovo account, che puoi trovare qui, ma non è detto che duri per sempre, perché, hey, niente in questo mondo dura per sempre.

Se vuoi continuare a seguirmi, approfittando delle perle di saggezza che dispenso quotidianamente, il primo consiglio è quello di iscriverti al blog, o tramite la newsletter o, se non compatisci la mail (come me, del resto), tramite il gruppo Telegram. Altrimenti ci sono gli account che mantengo sugli altri social network, anche se nemmeno quelli sono garantiti, purtroppo la censura e le persone che ritengono che tutti dovrebbero pensarla allo stesso modo sono sempre in agguato…

Se credi, puoi lasciare, tramite questo modulo, il tuo indirizzo mail. Se mi cancellano di nuovo l’account, ne ricreo un altro ancora e ti mando le coordinate relative per email. Prometto di non spammarti e di usare il tuo indirizzo solo per questo!

  • il tuo indirizzo mail: fai attenzione a inserirlo correttamente
  • inserisci se credi il tuo cellulare: è facoltativo


Uno spazio nostro.

Hai lasciato il tuo indirizzo? Bene.

Ne approfitto per dirti che, comunque, un po’ mi sono rotto dei social.

Sono strumenti concepiti per vendere, in cui le persone non hanno vera libertà: se solo si azzardano a dire qualcosa di non gradito a coloro che li gestiscono si trovano «sospesi» o rimossi definitivamente, senza nemmeno un previo avvertimento come è accaduto a me.

LinkedIn è sicuramente il social più stupido di tutti, ma nemmeno facebook e twitter sono da meno.

Io ho 49 anni, sono laureato, la gente mi paga profumatamente per ascoltarla e sapere quali sono le cose che io consiglio loro di fare per i problemi che hanno, ho persino scritto dei libri… Credo insomma di essere in grado di sapere che cosa devo scrivere o meno e trovo sempre meno accettabile che persone che non hanno nemmeno il coraggio di mostrare la loro faccia o spendere il loro nome possano decidere da un giorno all’altro che cosa devo fare, dire o pensare.

Certo i social sono casa loro, quindi loro di fatto possono deciderlo. Diciamo che di stare in quelle case mi sono un po’ scocciato, voglio stare in casa mia, dove ho piena libertà di decidere cosa voglio pensare, dire, scrivere.

Per questo, sto cercando di creare uno spazio, simile ai social, in cui potremo scrivere quello che ci pare senza timore di censura. Se pensi di poter essere interessato, resta sintonizzato, non appena il progetto avrà fatto qualche progresso ti avvertirò.

Grazie per l’affetto con cui mi segui sempre.

Evviva noi!

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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