Sono divorziata con due figli in affido condiviso ma assegnati a me nella casa coniugale di mia proprietà a 50%. Vorrei sapere se posso adibirla a b&b?
Il caso sarebbe stato da descrivere molto più approfonditamente, così non si riescono a capire bene quali sarebbero le circostanze, quale sarebbe il progetto di preciso.
In generale, si può dire che l’assegnazione della casa familiare, che determina la compressione dei diritti degli altri proprietari, in questo caso il tuo ex marito, titolare di una quota del 50% della casa, ha la funzione di garantire ai figli di continuare a vivere nello stesso ambiente, considerandosi ciò come corrispondente all’interesse dei minori.
Ora, se la casa viene adibita completamente ad un altro utilizzo, tanto che i minori non possono più abitarla, o possono continuare a farlo solo in un parte molto ristretta della stessa, e con una notevole compromissione delle loro facoltà di godimento della casa medesima, non credo proprio che l’operazione possa mai essere considerata legittima.
Anche perché si utilizza un bene di cui si gode la metà sostanzialmente in comodato gratuito imposto da un giudice per motivi di tutela dei minori per esercitare un’attività economica.
Se questa fosse la situazione, credo che il tuo progetto potrebbe essere portato avanti solo raggiungendo un accordo con il tuo ex marito, proprietario dell’altra quota della casa.
Se invece la situazione fosse diversa, occorrerebbe analizzarla comunque più approfonditamente per vedere la compatibilità del tuo progetto con l’assetto familiare disposto dal giudice, o raggiunto tramite accordo in sede consensuale.
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