l’inquilino del 2′ piano del mio condominio, ha collocato sul perimetro esterno del suo balcone delle fioriere in vasi rettangolari. Detiene altresì all’interno del suo balcone una miriade di piante. Io sono al piano terra sottostante con annesso giardino e giornalmente sono alle prese con 2 inconvenienti:
1- il pericolo che qualche fioriera si distacca e mi cade sulla testa altresi il gocciolamento dell’acqua di annaffio.
2- giornalmente dai pluviali di scolo, del suo balcone, cade, in maniera concentrata, l’acqua sporca di annaffio delle altre piante che detiene sul pavimento del balcone.
All’esasperazione per il continuo menefreghismo di costui sono dell’idea di procedere per le vie legali.
Il «pericolo» di caduta è un danno solo potenziale, al momento non concretatosi in nulla, rispetto al quale si può generalmente formulare solo una richiesta o un avvertimento.
Per quanto riguarda invece lo stillicidio, si tratta di un problema, già attuale e fattuale, di immissioni, per maggior approfondimento sulle quali raccomando una attenta lettura della relativa scheda di approfondimento.
Per entrambi gli aspetti, comunque, il primo passo per la trattazione del problema, secondo il mio approccio strategico, è quello dell’invio di una diffida tramite avvocato all’inquilino responsabile, che si potrebbe valutare di spedire in copia anche al proprietario dell’unità, che potrebbe essere tenuto responsabile in caso di danni, e all’amministratore del condominio.
Se vuoi acquistare la diffida, puoi farlo dalla pagina relativa; se vuoi, invece, per il momento solo approfondire il problema, puoi valutare di acquistare una consulenza.