É una grande verità, ci si innamora per risonanza, perché le vibrazioni di una persona si incastrano, in qualche modo, con le nostre.
Questo non significa affatto suonare la stessa canzone, o la stessa nota, tutto al contrario siamo attratti per lo più dalla diversità, a condizione che si «intoni» (continua il parallelismo con in mondo della musica) con la nostra.
Un grandissimo musicista, Thelonious Monk, parlava, a proposito della sua musica di «errori buoni», sostenendo che a volte non riusciva a farli e gliene venivano solo di «cattivi»: in quei casi doveva ricominciare daccapo sino a che non gli venivano quelli buoni, quelli piacevoli.
A volte anche noi siamo alla ricerca di tonalità diverse, che sembrano stridere con la nostra canzone, invece a ben guardare la completano così bene e la rendono ancora più grande e maestosa.
Anche perché come é stato giustamente detto «i malati sono il sistema che Dio usa per guarire i sani»… Così anche gli errori buoni, le diversità, fanno suonare meglio le canzoni «sane».
Un abbraccio.
«Non si ama qualcuno per il suo aspetto fisico,
per i suoi vestiti,
per la sua macchina,
ma perché canta una canzone che solo tu puoi sentire.»(Oscar Wilde)