«Il pensiero deve essere vuoto», permeabile all’esterno, in ascolto.
É l’esatto contrario di quello che fa l’uomo contemporaneo, che appena vede da lontano una puntina di noia si occupa e pre-occupa, come se la sua mente fosse affetta dallo stesso horror vacui che domina il mondo della fisica, e, per precauzione, prende in mano il cellulare e inizia a scorrere il nulla.
E pensare che la noia é così importante e creativa.
Ricordati: passa dal «pensare» al «sentire»
«L’attenzione consiste nel sospendere il proprio pensiero, nel lasciarlo disponibile, vuoto e permeabile all’oggetto.
Il pensiero deve essere vuoto, in attesa, non deve cercare alcunché, ma essere pronto ad accogliere nella sua nuda verità l’oggetto che sta per penetrarvi.
Venti minuti di attenzione intensa e senza fatica valgono
infinitamente più di tre ore d’applicazione con la fronte corrugata, che fanno dire, con la sensazione di aver fatto il proprio dovere: Ho lavorato sodo.
Ogni volta che si presta veramente attenzione si distrugge un po’ di male in se stessi.
Un quarto d’ora di attenzione così orientata ha lo stesso valore di molte opere buone.»
(Simone Weil)