Tra la scelta inglese e quella italiana la differenza l’ha fatta la cultura e la civiltà cristiana e cattolica che, in Italia, almeno un po’ è residuata, mentre nei paesi anglosassoni manca, esattamente come si è potuto vedere non molto tempo fa nel caso di Charlie Gard a Alfie Evans, alla lettura del post sul quale ultimo ti rimando.
I neopagani anglosassoni hanno scelto espressamente la rupe Tarpea per i più deboli, limitandosi a dichiararsi, con la celebre espressione di Johnson, dispiaciuti: e non tanto per tutti quelli che moriranno, che quelli muoiono e basta, ma per il dolore della perdita che dovranno sopportare i sopravvissuti, cioè i più forti, i più giovani.
La scelta inglese, insomma, caga letteralmente sul valore della vita e premia l’economia e le casse dello Stato, in perfetto stile rivoluzione industriale, neoliberismo, egoismo e forze sataniche.
Quando tutto sarà finito, naturalmente ci apriranno il culo come burro sui mercati, perché noi Italiani abbiamo pensato agli anziani, ai più deboli, e ne avremo ancora molti da mantenere inattivi, mentre loro avranno usato il virus per liberarsene e diventare economicamente sempre più solidi.
Ma la scelta giusta è la nostra.
Non vorrei mai vivere in un paese dominato dal male, dal profitto, dall’interesse e dalle forze egoiche come il Regno Unito e più in generale il mondo anglosassone.
L’unica cosa che importa nella vita è fare sempre la cosa giusta e noi la stiamo facendo.
Quando dico che l’unico modello di civiltà ancora valido per il mondo occidentale è il cristianesimo di Roma intendo esattamente questo: tra Islam e neoliberismo radicali, che per l’uomo e la tutela della vita sono peggio del socialismo reale.