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Quoziente emotivo: qual è il tuo?

«Gli esperti … hanno definito un «quoziente emotivo» (QE) per misurare l’intelligenza emotiva in base a quattro funzioni essenziali:

1) l’attitudine a identificare il proprio stato emotivo e quello degli altri;

2) l’attitudine a conoscere il naturale sviluppo delle emozioni (paura e collera hanno evoluzioni temporali diverse, come il pedone e il cavallo si muovono sulla scacchiera seguendo regole diverse);

3) l’attitudine a ragionare sulle proprie emozioni e su quelle altrui;

4) l’attitudine a gestire le proprie emozioni e quelle di chi ci circonda.

Questi quattro elementi costituiscono le fondamenta dell’autocontrollo e del successo sociale, sono alla base della conoscenza di sé, della compassione, della cooperazione e della risoluzione dei conflitti. Tutto questo sembra ovvio, e ognuno è convinto di eccellere in tutti e quattro i campi. Ma non è affatto così.»

David Servan-Schreiber – Guarire

Il quoziente emotivo, a quanto pare, è dunque molto più funzionale di quello intellettivo, il celebre QI, che consiste nell’attitudine a risolvere problemi logici ed astratti.

Ci sono, dunque, diverse forme di intelligenza, quella emotiva è però più importante di quella meramente intellettiva: garantisce molto di più il successo nella vita e, soprattutto, il proprio benessere spirituale e la propria centratura.

Quale tipo di intelligenza sviluppa tuttavia la scuola? Quella meno utile, la intellettiva, per creare una generazione di schiavi insoddisfatti e non di uomini liberi e felici. Un popolo di mentalizzati, come in effetti siamo, in uno stato di nevrosi permanente.

Al momento, lo sviluppo e l’educazione delle e alle qualità dell’essere viene lasciato alle famiglie (dove però siedono quasi sempre adulti inconsapevoli e disorientati), per i giovani, e al lavoro di crescita personale che ognuno decide di fare su se stesso, per gli adulti.

Ricordati. Lo sviluppo della tua forza, della tua resilienza, passa per la tua crescita personale.

La crescita passa dal lavoro sul corpo e dallo sviluppo delle qualità dell’essere.

Vai in palestra, leggi i grandi capolavori della letteratura mondiale, e russa in particolare, medita, inizia un percorso di counseling.

Prenditi cura della tua anima, è il solo modo in cui potrai essere felice e aiutare gli altri ad esserlo.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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