I fidanzati sono congiunti?
Mi stanno arrivando dozzine di richieste da parte di persone ed esponenti delle forze dell’ordine che vogliono capire la nozione di “congiunto” ai sensi dell’ultimo DPCM.
Per questo ho deciso di uscire con un post eccezionale in modo da dare le informazioni possibili a chi deve uscire oggi, 4 maggio, giorno di entrata in vigore della nuova disciplina.
Dando, come è normale, per scontato che nei congiunti rientrino i coniugi e i conviventi, le persone, ma anche gli operatori ffoo, si chiedono più in particolare se i fidanzati, cioè coloro che si frequentano sulla base di una relazione sentimentale, vi rientrino.
Qual è, dunque, la risposta? Soprattutto, può esserci una risposta univoca ed utile su cui le persone possano fare affidamento?
Una norma formulata eccezionalmente male.
Il problema di una norma giuridica è che non può essere lasciata all’improvvisazione e al dilettantismo, come è stato fatto in questo caso, peraltro sulla base di una tradizione che è iniziata con il primo intervento del governo in materia di normativa emergenziale del coronavirus, normativa che è stata scritta in modo molto confuso, evidentemente concitato, con tante lacune, con moltissime modifiche e sulla quale si è per giunta manifestato il funestissimo particolarismo giuridico regionale, che non ha fatto altro che aumentare la confusione.
Devo anche dire che in passato sono salite al governo altre persone che non avevano cultura giuridica, ma queste persone sono state assistite da tecnici ministeriali in grado di fornire un supporto appunto tecnico giuridico che ha consentito di formulare le norme in maniera decente o comunque in maniera che in qualche modo queste norme funzionassero. In questo caso tuttavia mi chiedo questi tecnici dove siano finiti, perché queste norme non hanno veramente sostanza dal punto di vista tecnico giuridico, perché l’intero sistema è stato fondato su una nozione non definita e probabilmente non definibile… Ricordo che nel diritto le nozioni non sono momenti artistici in cui si descrive la realtà, sono anch’esse parti dei precetti normativi perché definiscono i loro presupposti: la nozione di congiunto definisce il presupposto dell’applicazione o meno della legislazione emergenziale su coronavirus delle relative sanzioni.
Molti si rendono già conto che ci troviamo di fronte a una norma scritta male, ma sperano in “chiarimenti successivi”.
Purtroppo, molto probabilmente non ci si può attendere niente di buono né dalle FAQ né dalle circolari che hanno già annunciato essere in via di elaborazione e successiva uscita.
Ho già parlato della piaga delle circolari in relazione alla lettura delle norme di diritto in quest’altro post che ti invito a leggere con attenzione; sempre in questo post ho parlato ulteriormente della piaga delle FAQ e comunque di tutte quelle fonti diverse dai testi normativi, che devono sempre rimanere il punto di riferimento valevole sotto sopra qualsiasi altra cosa.
Ma qual è il problema di includere i fidanzati nella nozione di congiunto?
Includere i fidanzati tra i congiunti significa far girare tutti.
Il punto è che la nozione di congiunto non può così facilmente essere estesa a ricomprendere anche i fidanzati, perché, se da un lato questo potrebbe essere anche giusto o addirittura sacrosanto, nel senso che sicuramente il cittadino medio è più interessato ad andare a trovare il suo moroso che suo cugino, che pure è un parente di grado ravvicinato, purtroppo è soprattutto vero che, mentre la parentela e l’affinità sono categorie giuridiche riconosciute e verificabili agevolmente, il rapporto informale di frequentazione non è nulla di ufficiale e verificabile, ma un qualcosa di estremamente volatile e allestibile al volo, per ragioni di comodo, da chiunque.
Detto in altri termini, se noi ammettessimo che nella nozione di congiunto rientrasse anche quella di fidanzato, come qualche esponente del governo non molto avveduto sembra addirittura aver lasciato intendere, ognuno di noi potrebbe andare dove gli pare essendo sufficiente per lui sostenere che sta recandosi a trovare “un fidanzato”, che tanto può essere persino anche dello stesso sesso, dal momento che oggigiorno a riguardo non facciamo ovviamente discriminazioni.
Ci dobbiamo chiedere che cosa dovrebbero fare i Carabinieri nel momento in cui, ad esempio, fermano una persona che si sta spostando a piedi o in macchina e che sostiene che sta andando a trovare il fidanzato. Possono raccogliere le generalità della persona verso cui il fermato si sta dirigendo, per vedere se effettivamente il tragitto che sta compiendo è diretto a luogo in cui la persona indicata risiede, ma la verifica del rapporto di fidanzamento in che modo si dovrebbe fare?
Dovremmo supporre che i Carabinieri dovessero accompagnare il fermato alla casa del fidanzato o della fidanzata per controllare che effettivamente ci sia uno scambio di effusioni?
Conclusioni.
Nel diritto islamico esistono i matrimoni temporanei della durata di un’ora o due. Servono agli islamici per andare a troie senza violare i precetti della loro religione, che impongono loro di accoppiarsi solo con le loro mogli.
Analogamente, io, se volessi andare a Milano marittima a farmi una giornata di mare, potrei fidanzarmi per un giorno con una troia del luogo e raggiungerla del tutto legittimamente, perché è la mia fidanzata – la legge non vieta né di fidanzarsi con le troie né di fidanzarsi per un solo giorno e ci mancherebbe altro, love is love! Nel caso vi fosse bisogno di mostrare effusioni, naturalmente non ci sarebbero problemi.
Ti pare ammissibile, sensato, logico tutto questo?
Io faccio l’avvocato da 25 anni e lascia che ti dica che tutto questo mi sembra davvero eccessivamente demenziale. Ho visto tantissime norme scritte male, anzi posso testimoniare che negli ultimi decenni la qualità della produzione normativa si è costantemente abbassata, ma in questo caso abbiamo raggiunto davvero il ridicolo e il non gestibile.
Al di là delle polemiche, che sono magari sempre facili, resta il problema per noi operatori di dare delle risposte, ma una risposta diversa da questa che io ti sto dando adesso, che è la ricostruzione onesta di come sta la situazione, non credo sia possibile.
Non vorrei nemmeno essere nei panni degli esponenti delle forze dell’ordine che devono applicare norme così sballate, così mal formulate, così mai concepite, così prive di logica.
La mia risposta dunque è che è, allo stato, impossibile dare una risposta utile a questa domanda e soprattutto che molto probabilmente non ci si può attendere niente di buono né dalle FAQ né dalle future circolari.
Se esci per andare dal tuo fidanzato sei comunque a rischio, se trovi un esponente ffoo che legittimamente (non uso questo avverbio a caso!) propende per una interpretazione restrittiva, puoi prendere la multa.
Che cosa avrebbe pensato di tutto questo Pietro Aretino?