Ho vinto una causa civile in primo grado e il giudice condanna la mia controparte a pagare 3500 + spese. Questi soldi vengono pagati dalla controparte direttamte al mio avvocato il quale se li tiene come da accordi presi. La controparte si appella e io perdo in Secondo Grado. Il giudice sentenzia. CONDANNO MARCO A RIMBORASRE GLI APPELLANTI LE SPESE DI ENTRAMBI I GRADI DI GIUDIZIO CHE LIQUIDA DI 1000+spese PER PRIMO GRADO E 1000+spese PER IL PRESENTE GRADO. L’avvocato della mia controparte mi chiede non solo le 2000 + varie sentenziate in secondo grado ma mi chiede le 3500 + spese che il mio avvocato si e’ preso in primo grado. Mi domando cosa fare, sono rovinato.
Purtroppo il sistema giudiziario, e in particolare l’appello, ma anche altre impugnazioni, funzionano così: il giudice di successiva istanza, in questo caso quello dell’appello, nel decidere la causa in modo diverso, rivedendola, può anche cambiare la statuizione sulle spese.
Questo in fondo è anche normale perché se tendenzialmente le spese seguono la soccombenza nel caso appunto che questa soccombenza «passi di mano» deve passare anche di mano l’onere delle spese.
Per quanto riguarda la misura delle spese, bisogna vedere esattamente che cosa prevede la sentenza di secondo grado che si sostituisce alla prima in toto, a quanto pare sembra che tu debba restituire quanto incassato in base alla sentenza, ormai annullata, di primo grado e corrispondere una minor somma per quel grado alla tua controparte e non invece la somma che la tua controparte aveva pagato a te in dipendenza della prima sentenza – se così fosse stato, avresti dovuto «restituire il doppio».
Non c’è molto che si possa fare nell’immediato.
Ovviamente puoi valutare il ricorso per Cassazione.
La sentenza di secondo grado però frattanto è comunque provvisoriamente esecutiva, questo significa che devi comunque ottemperarla e fare dunque i pagamenti di cui abbiamo detto sino adesso.
Si potrebbe chiedere la sospensione dell’efficacia esecutiva, che, nel caso della Cassazione, va chiesta al giudice «a monte» e cioè sempre alla corte d’appello, ma è estremamente improbabile che venga concessa, specialmente se in punto a spese legali di queste dimensioni e non per altri motivi particolari legati al contenuto della sentenza che potrebbe, se eseguita, determinare situazioni poi in seguito, anche in caso di accoglimento del ricorso in cassazione, non essere reversibili.
Quindi il quadro più probabile è che attualmente devi pagare quanto previsto dalla sentenza. Se credi che ci possano essere chances per un ricorso in cassazione, puoi valutare di farlo ma solo per poterti vedere restituita sia la ragione che le spese legali tra alcuni anni, ovviamente solo in caso di accoglimento.
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