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Avvocato chiede i soldi due volte: possibile?

Per una causa di lavoro, l’avvocato che mi assiste ha presentato un ricorso per decreto ingiuntivo facendosi pagare a priori una fattura che riporta come oggetto “procedimento monitorio” e come voce principale “spese, diritti e onorari assistenza professionale”, Nessuna voce che accenni ad acconto e/o anticipo per qualsivoglia causale.?
Il giudice del lavoro ha successivamente ingiunto la controparte a risarcirmi dei crediti vantati ai quali sommare anche le spese per i compensi legali, che sono in linea con quanto già pagato anticipatamente all’avvocato.?
Tuttavia l’avvocato adesso vanta per suo diritto anche questi compensi legali ingiunti dal giudice, oltre a quelli già riscossi in anticipo.
E’ giusto che paghi due volte per un ricorso per decreto ingiuntivo. e soprattutto come posso difendermi dalla sua insistenza?

Il tema non può essere lo «stalking», almeno a mio giudizio, ma vedere la quantificazione del compenso che ti richiede il legale, se corretta o meno.

Se non avete concordato una tariffa in deroga, cosa per la quale sarebbe stato necessario un contratto scritto (no, la fattura non è un contratto scritto), si applicano i parametri previsti dalla legge.

Te lo ripeto: si applicano comunque i parametri previsti dalla legge per la quantificazione. Non ha nessuna rilevanza quello che hai pagato prima e quello che ha liquidato il giudice in sede monitoriamo che rappresenta solo la parte che il giudice ritiene equo, di tutto quello che puoi aver speso tu, porre a carico del debitore.

Quindi, bisognerebbe, per sapere qual è, almeno approssimativamente l’importo dovuto al tuo legale, calcolarlo sulla base dei parametri, cosa per fare la quale è necessario esaminare in concreto il lavoro svolto dal tuo avvocato.

Questo è un altro lavoro che deve, necessariamente, essere fatto da un altro avvocato. Il mio studio ha un prodotto apposito per questo tipo di situazioni, che trovi descritto in questa scheda.

Come vedrai, anche per compiere questo controllo devi spendere dei soldi, perché è necessario un approfondimento di qualche ora – almeno di solito, magari nel tuo caso si farebbe anche un po’ prima, ma non di molto comunque.

Per cui, può benissimo darsi che non valga la pena spendere questi altri soldi per un controllo che, magari, conduce alla conclusione per cui il compenso richiesto dal tuo legale è semplicemente corretto.

Specialmente se non parliamo di grandi somme ti conviene piuttosto cercare un accordo magari con un piccolo sconto.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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