Il desiderio più profondo del mio cuore in questo periodo sarebbe pagare un pompino o due a quelli che vanno sui social a giustificare le gravi, liberticide e inammissibili censure delle grandi società del digitale scrivendo amenità come «il regolamento di facebook é chiarissimo» oppure «sono aziende private é giusto che facciano quel che credono», perché solo in quel modo forse potrebbe nascere un po’ di vita dentro di loro, altrimenti non saprei davvero come altro fare per aprire loro gli occhi.
Quanto a me, io ho da oltre vent’anni il mio blog self hosted su cui esce puntuale un articolo al giorno, che ogni volta fa incazzare qualcuno e questo è ciò che importa davvero: bisogna testimoniare sempre, far vedere che punti di vista alternativi a questo gigantesco merdaio che é diventato l’Occidente esistono, poi ognuno faccia come vuole, ma le voci alternative devono sempre suonare per quei pochi che le vorranno e sapranno ascoltare.
Peggio di queste grandi società che censurano e vorrebbero insegnarti come dovresti pensare e vivere, quando sono invece gestite da grandissimi ipocriti che violano in continuazione leggi fondamentali rubando i nostri dati e fanno politica con metodi sporchissimi e ignobili ci sono, come sempre, i loro delatori.
Costoro sono dei veri e propri infami che sono talmente immaturi e coglioni da non accettare che altri la possano pensare in modo diverso da loro e quindi, anziché ignorare le opinioni che non condividono, si sentono furbi, evoluti e meritori a cliccare il pulsantino per «segnalare» alla mamma social tutto quello che loro non vogliono vedere.
Sono come quei bambini che, quando stanno perdendo la partita perché sono più scarsi, portano via il pallone perché è loro…
Non ci sono parole per descrivere il disprezzo per queste persone e lo schifo che fanno.
I dirigenti di facebook, twitter e c. fanno le porcherie che fanno solo per i loro interessi, perché ci guadagnano, questi infami invece lo fanno solo perché sono dei coglioni, degli utili idioti. Tirano acqua al mulino delle big company digitali senza nemmeno uno dei trenta denari.
Segnalatemi pure, ma la mia voce non si spegnerà mai.
Auguratemi le peggiori cose, se mi venisse la sla o fossi ridotto a parlare come Hawking vi garantisco che mi farei dotare dall’ASL di competenza di appositi ausili per poter digitare quello che penso… Anche se a forza di bip bip dovessi metterci un giorno intero, solo per darvi dei coglioni.
La vita vince sempre, evviva noi.
4 risposte su “Libertà di parola: preziosa come l’aria.”
Mi piace il paragone che hai fatto…. come i bambini che, quando stanno perdendo una partita, portano via il pallone perche e’ loro….
Vedi Tiziano, un bambino e’ normale che sia immaturo, mentre e’ inaccettabile che lo sia un adulto.
Verissimo quello che scrivi ma non c’e da stupirsi piu’ di tanto perche’ purtroppo di “coglioni infami” ce ne sono tantissimi, in parte comandati da interessi.
Non mi meraviglio piu di tanto e sai perche? Da quando stiamo vivendo questo “incubo montato” della pandemia, non solo non siamo piu liberi di esporre i nostri pensieri, a qualcuno questo non fa comodo e scatta il blocco, ma dobbiamo anche subire le falsita’ altrui e stare zitti accettando il tutto.
Sei un grande Tiziano!
Grazie Patrizia. Sono cose importanti per la libertà di ognuno di noi…
Tiziano…se un incredibile maestro! Davvero un lume in un mondo oscuro! Evviva te, evviva noi!
Grazie di cuore Eugenio.