ho ricevuto una condanna per furto e usufruito della pena condizionale sospesa, il reato e la relativa condanna risalgono a 15 anni fa, da quella esperienza mai più commesso reati di alcun genere, cambiato residenza, vita, ho aperto una azienda etc…
Vorrei tentare la richiesta di porto d’armi per uso sportivo, e al riguardo si leggono svariate ideologie…
So che il reato rientra nell’articolo TULPS, ma ho letto che ha la sua valenza la buona condotta, l’estinzione passati 5 anni dalla condizionale, i molti anni trascorsi indennamente e quindi buona condotta etc ..
A parer suo, se facessi richiesta di riabilitazione penale, riceverei un rigetto a prescindere per la richiesta del porto d’armi oppure le eventuali circostanze verrebbero prese in causa di consulto da parte della Procura per l’eventuale rilascio?
Dovrei quindi rinunciarci a prescindere?
Ho parlato dozzine di volte di situazioni del genere.
Sul tema c’è anche una ormai celebra e simpatica puntata del podcast sulle «domande del cazzo» che ti invito ad ascoltare: clicca qui.
Perché è una domanda del cazzo, anche se tu ovviamente non lo potevi sapere?
Perché la decisione circa il rilascio del porto d’armi per uso sportivo, così come altre decisioni analoghe, è discrezionale da parte degli enti deputati a concederla, per cui non c’è alcun modo di sapere prima di presentare la domanda quali sono o meno le chances di ottenere una risposta favorevole.
Come in tutte le cose della vita, puoi tentare di fare la domanda, peraltro non hai nemmeno bisogno, almeno in prima istanza, di un avvocato, per cui sostanzialmente si tratta semplicemente di perderci un po’ di tempo.
Il mio consiglio dunque è quello di provare a presentare la domanda, vedendo poi che cosa risponde la Prefettura. A volte concedono anche un termine per presentare delle difese: in quel caso può esserti utile un avvocato per perorare la tua situazione e illustrare la «concedibilità» del permesso.
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