Ognuno di noi, nella vita, viene chiamato a qualcosa, spesso a prescindere dalla sua volontà.
Siamo chiamati a essere figli, fratelli, genitori, coniugi, amici, terapeuti, avvocati, allenatori e così via, ognuno di noi assume una funzione, un ruolo, per sé stesso e per gli altri.
Una buona parte del nostro valore risiede nel rispondere alle chiamate che, volta per volta, la vita ci rivolge, spesso senza che ci sia alcuna giustizia in questo, quasi sempre senza che ne sia intuibile il criterio o la logica… Perché a uno certi pesi, o vantaggi, e perché ad un altro pesi e vantaggi completamente diversi?
Non ci sono risposte a queste domande, ma resta il fatto che le chiamate di cui siamo destinatari sono le finestre dalle quali possiamo guardare noi stessi e misurare il nostro valore.
Non desiderare la roba d’altri…
Non è un comandamento che protegge la proprietà privata, é un criterio evolutivo, una ricetta per la felicità, come tutti i comandamenti. Significa che ognuno di noi può essere grato per quanto di bello c’è nella sua vita e soprattutto consapevole che nessuno di noi può davvero sapere più di tanto della vita degli altri, per cui può accettare serenamente le proprie chiamate e che quelle altrui siano diverse, o migliori, o più o meno onerose…
Ma chi non accetta il proprio destino, chi non presta seguito a ciò cui la vita lo ha chiamato, cade in errore, entra proprio nel peccato, al di fuori della volontà dell’universo o, per chi crede, di Dio.
Questo povero principe che, per richiesta della moglie, ha rinunciato a quello cui era stato chiamato, per andare poi a giustificarsene con discutibili interviste fatte di improbabili, indegne e pietose lamentele, ha sbagliato tutto.
Con questo gesto, ha dimostrato di non avere stoffa.
La moglie, che gli ha chiesto di compierlo e che ne é stata esaudita, nonostante ciò, tutto al contrario, non glielo perdonerà mai e tra qualche anno lo lascerà, piantandolo in asso, perché nessuna donna vuole un uomo che non si manifesta all’altezza di ciò cui é stato chiamato, anche se é lei a chiedergli di rinunciarvi.
Una donna vuole un uomo che, quando lei gli chiede di fare una cazzata, dica subito e tranquillamente di no.
E su questo lei non transige e fa benissimo. Uno che fa cazzate basta e avanza, o, detto in altri termini, é un ruolo che, in una coppia, non possono avere entrambi.
Il povero Harry questo non l’ha capito e purtroppo pagherà molto caro questo errore.
La nonna Elisabetta, invece, assolutamente impeccabile, come da lunga tradizione. Lunga vita a lei.
«“Harry e Meghan”, ci tiene a sottolineare la Regina, “rimarranno per sempre membri della famiglia molto amati da tutti”»